Ast di Fermo, diversi gli attestati di stima ricevuti dagli ex pazienti

LETTERA - L'Azienda sanitaria territoriale di Fermo continua a ricevere encomi da parte di pazienti o loro familiari. Lettere recapitate all'Urp, via mail o cartacee, che gratificano l'incessante lavoro degli operatori della sanità locale

«L’Azienda sanitaria territoriale di Fermo continua a ricevere encomi da parte di pazienti o loro familiari. Lettere recapitate all’Urp, via mail o cartacee, che gratificano l’incessante lavoro degli operatori della sanità locale. La direzione generale Ast ringrazia i pazienti, i loro familiari e i sanitari che quotidianamente accorciano, con la loro dedizione e professionalità, le distanze tra assistenti e assistiti, per una sanità sempre più vicina al cittadino e al servizio del territorio». E’ quanto si legge in una nota stampa proprio dell’Ast Fermo.

Partiamo con il primo encomio, arrivato nei giorni scorsi all’Urp. Lo scrivente è il figlio di un paziente ricoverato, a fine agosto, nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Murri: “Scrivo queste poche righe a nome e per conto di mio padre (…), operato presso il reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Fermo a fine agosto, nella speranza che possiate estenderle a tutto il reparto in oggetto. Mio padre, e con lui tutta la nostra famiglia, vuole esprimere sentimenti di ringraziamento e di elogio a tutta l’équipe sia essa medica (soprattutto nelle persone dei dottori Zaraca, nel dottor Principi e, non ultimi, anche di tutti gli altri medici del reparto) che infermieristica (quest’ultima impeccabile sotto ogni punto di vista durante la sua degenza in reparto) senza dimenticare la Logopedista per la professionalità dimostrata unitamente al forte senso di umanità e vicinanza espressa nei confronti del nostro congiunto.
Infinitamente grazie di tutto: in voi tutti abbiamo ritrovato le parole che disse una volta Martin Luther King: Non avrò vissuto invano anche se avrò aiutato a far sorridere una sola persona. Con sentimenti di stima e gratitudine”.

«Ringraziamenti e gratitudine che – aggiungono dall’Ast – arrivano anche da fuori regione. Come nel caso di una paziente lombarda ricoverata per una settimana, a settembre»: “Vorrei fare un elogio – scrive la paziente in una lettera recapitata all’Urp – della professionalità e dell’umanità trovate sia al Pronto Soccorso che nel reparto di Chirurgia al piano 5, in tutti i componenti dello staff (Medici, Infermieri e Oss)”.

Infine una lettera arrivata a metà settembre dai familiari di un paziente residente sulla costa fermana: “Non tutte le storie hanno il lieto fine e quella di mio padre è una di queste. Nonostante ciò sentiamo la necessità di scrivere queste righe per esprimere un sincero ringraziamento per quella che è stata la nostra esperienza. Parto dal reparto di Gastroenterologia dove tutto ha avuto inizio, ed in particolare dal Dott. De Minicis: date per certe la sua bravura professionale, la sua calma, la sua gentilezza e la sua empatia, sono stati questi gli elementi che ci hanno guidato in questa avventura, che ci hanno rassicurato e ci hanno consolato anche alla fine di questa triste storia. Ringrazio il Prof. Macarri, tutta l’équipe medica, gli infermieri e gli Oss del reparto. A seguire è arrivato il reparto di Medicina con il Dott. Angelici: un professionista raro, un uomo di grande cuore e soprattutto di grande passione per il suo lavoro, di una preparazione e di una forma mentis che raramente possono essere ripetibili. Un sentito ringraziamento a tutti i medici del reparto e dell’ambulatorio di Medicina, agli infermieri e agli Oss che hanno avuto cura di mio padre nei giorni di degenza. Infine il Pronto Soccorso dove la storia è finita. In questi ultimi mesi sono stati parecchi gli accessi fatti e innumerevoli i volti degli infermieri e degli operatori con cui siamo venuti a contatto: lavorano instancabilmente, entrando ed uscendo dalle stanze senza mai dimenticare che una parola o un sorriso sono consolatori e rassicuranti per chi è in attesa. Ringrazio profondamente i dottori che ci hanno accompagnato in questo percorso finale con grande umanità e parole di conforto. Sinceramente. La famiglia di (…)”.


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