di redazione CF
«Aiutatemi, ho paura per le sorti di mio figlio. Temo per la sua incolumità». Una donna, in preda a una comprensibile ansia e preoccupazione, si è presentata ieri sera intorno alle 23 davanti alle porte del teatro dell’Aquila per chiedere aiuto per suo figlio che da un paio d’ore non le rispondeva più al telefono, dopo essersi allontanato da casa. Probabilmente qualche bisticcio in famiglia. E il ragazzo è uscito di casa senza dare più sue notizie generando nella mamma una comprensibile apprensione.
Così la donna ha raggiunto piazza del Popolo. E lì, davanti all’ingresso del teatro dell’Aquila, dove vi erano gli agenti della Polizia locale per regolare l’uscita dal teatro, ha chiesto aiuto alle divise. A quel punto gli agenti della Locale hanno tranquillizzato la donna ma, allo stesso tempo, si sono subito attivati per rintracciare il ragazzo. E per farlo hanno allertato anche la Questura. Sì perché la Polizia di Stato, si sa, ha un sistema di geolocalizzazione dei telefoni, utile, anzi in questo caso indispensabile, per risalire alla posizione del ragazzo. E così, in effetti, è stato. La Polizia di Stato ha trovato il giovane in via Beni. Il ragazzo era in buone condizioni ma per scrupolo è stato comunque accompagnato in ospedale dai sanitari della Croce verde Fermo per accertamenti. Dopo le visite del caso, il ragazzo è tornato a casa, riabbracciato dalla madre. E allarme definitivamente rientrato. Ancora una volta dunque la collaborazione interforze e la tempestività di intervento delle divise di Fermo e della questura hanno scongiurato un potenziale rischio incolumità per un ragazzo.
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