L’auditorium “Sandro Pertini” di Fermo, grazie all’impegno del Comitato Famiglie Sicurezza, ha ospitato ieri sera un evento di forte impatto emotivo e sociale: l’incontro con Gianpietro Ghidini, fondatore della Fondazione Ema Pesciolinorosso, autore e testimone di una storia che continua a toccare il cuore di migliaia di persone in tutta Italia. Ghidini, ha incontrato prima gli studenti, nella mattinata di ieri e, in serata, le famiglie.
Carla Sopranzi, promotrice del Comitato Famiglie Sicurezza
L’iniziativa, promossa dal Comitato Famiglie Sicurezza con il patrocinio del Comune di Fermo, ha registrato una grande partecipazione di pubblico, con la sala gremita da cittadini, famiglie, studenti, educatori e rappresentanti delle istituzioni. Presenti all’incontro anche l’assessore Micol Lanzidei e il sindaco Paolo Calcinaro che, oltre ai saluti istituzionali, ha sottolineato l’importanza di momenti come questo per la crescita della comunità, evidenziando che l’amministrazione comunale investe molto sulla sicurezza dei cittadini e delle giovani generazioni.
Ghidini ha raccontato con straordinaria umanità e trasparenza la tragica esperienza della perdita del figlio Emanuele, scomparso suicida a soli 16 anni dopo aver assunto una sostanza stupefacente. Dal dolore, Gianpietro ha trovato la forza di trasformare la tragedia in una missione educativa: incontrare i giovani, ascoltarli, parlare loro di valori, responsabilità, amore e speranza.
Durante l’incontro, il pubblico ha seguito con commozione il racconto di Ghidini, che ha saputo trasmettere messaggi profondi su temi cruciali come la fragilità adolescenziale, la solitudine, l’importanza dell’ascolto e il ruolo fondamentale della famiglia e della comunità.
Tre i valori che, secondo lui, devono diventare un pilastro della società: legalità, rispetto e verità. Valori con i quali ogni giovane dovrebbe confrontarsi quotidianamente e che Ghidini ha sintetizzato in una sorta di acronimo, “Le RiVe”, abbracciando anche il significato di argine di un fiume, “perché i fiumi (di emozioni, dolori, malesseri…) vanno arginati”.
Il Comitato Famiglie Sicurezza, promotore dell’iniziativa, ha voluto così offrire al territorio un’occasione concreta di confronto e consapevolezza, in linea con il proprio impegno per la prevenzione e la promozione del benessere giovanile.
Al termine dell’incontro, numerosi partecipanti si sono avvicinati a Ghidini per sostenere la sua Fondazione e, soprattutto, per ringraziarlo personalmente, stringergli la mano, in un clima di sincera vicinanza e gratitudine.
L’evento ha rappresentato non solo un momento di memoria e testimonianza, ma anche un importante segnale di unità e attenzione da parte della città di Fermo verso le nuove generazioni e i loro bisogni. Una serata intensa, che resterà impressa nella mente e nel cuore di chi c’era.
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