“Missionari di Speranza tra le genti” è il titolo della Veglia Missionaria diocesana 2025 che si terrà il venerdì 17 Ottobre presso la Parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa a Montegranaro con inizio alle ore 21:30.
Nel messaggio per questa giornata il compianto Papa Francesco ci ricorda che: «Seguendo Cristo Signore, i cristiani sono chiamati a trasmettere la Buona Notizia condividendo le concrete condizioni di vita di coloro che incontrano e diventando così portatori e costruttori di speranza».
Infatti, «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore» (Gaudium et spes, 1).”
La Veglia, infatti, oltre che un momento di preghiera condivisa, sarà anche l’opportunità per ascoltare le testimonianze di persone che cercano di essere portatori
di speranza annunciando la Buona Notizia nella quotidiana condivisione delle gioie, speranze ed angosce della comunità con cui hanno scelto di condividere un pezzo del
loro percorso di vita.
L’ottobre missionario è il periodo dell’anno in cui siamo particolarmente chiamati a condividere la missione della Chiesa di portare la Speranza di Cristo a
tutte le genti, sostenendola con la nostra preghiera, la nostra partecipazione attiva ed nostro contributo economico. Un tempo di comunione ecclesiale e di vicinanza con le
Chiese più povere e particolarmente prive di opportunità.
Nel suo messaggio Papa Francesco ricordava che: «l’azione missionaria di trasmettere e formare la fede matura in Cristo è “il paradigma di ogni opera della
Chiesa”, un’opera che richiede comunione di preghiera e di azione. Insisto ancora su questa sinodalità missionaria della Chiesa, come pure sul servizio delle Pontificie Opere
Missionarie nel promuovere la responsabilità missionaria dei battezzati e sostenere le nuove Chiese particolari. Ed esorto tutti voi, bambini, giovani, adulti, anziani, a
partecipare attivamente alla comune missione evangelizzatrice con la testimonianza della vostra vita e con la preghiera, con i vostri sacrifici e la vostra generosità»
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