Regionali, dal manifesto con il “grazie” all’unico elettore al botta e risposta al vetriolo Calcinaro-Bellabarba

VOTO - Manifesto a Massa Fermana con un unico ringraziamento di Calcinaro (lì ha preso una sola preferenza). Ma sui social arrivano le critiche dell'ex consigliera regionale Letizia Bellabarba, sostenitrice di Matteo Ricci

Il manifesto di Calcinaro a Massa Fermana

Strascichi di elezioni, si dirà. E in un attimo quella che il consigliere regionale eletto descrive come una sorta di operazione simpatia si trasforma in botta e risposta al vetriolo tra esponenti di opposte fazioni. Protagonisti dello scambio infuocato, il consigliere regionale Paolo Calcinaro e l’ex consigliera regionale Pd, Letizia Bellabarba.

Pomo della discordia? Un manifesto di ringraziamento che il sindaco di Fermo ha fatto affiggere a Massa Fermana. Un passo indietro.

In queste ore è rimbalzato sui social un manifesto di ringraziamento “mirato” fatto affiggere, si diceva, dal sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, eletto in consiglio regionale con il record di preferenze (ben 9.311). Il manifesto è a Massa Fermana. Sì perché lì, a differenza di altri Comuni dove il sindaco fermano ha dato mandato di appendere manifesti con “9.311” grazie, il ringraziamento è personalizzato. Cosa significa? Semplice: avendo incassato una sola preferenza a Massa, Calcinaro ha fatto scrivere sul suo 60×100 “1 preferenza, grazie proprio a te che mi hai votato”. Iniziativa singolare che il sindaco (almeno fino a quando non passerà la fascia tricolore al suo vice, per incompatibilità con la carica di consigliere regionale) ha spiegato con poche parole su Facebook: «Se in un comune del Fermano hai preso un unico voto che fai? Il ringraziamento personalizzato! Un po’ di ironia serve sempre a non prenderci mai troppo sul serio!».

Ma l’iniziativa di Calcinaro non ha fatto ridere Letizia Bellabarba, ex consigliera regionale e sostenitrice del candidato governatore Matteo Ricci (sconfitto da Acquaroli e dalla coalizione a cui si è unito proprio Calcinaro, candidato nella lista I Marchigiani). «Se devi spiegare l’ironia, è perché evidentemente non fa ridere. Sei rimasto alle battute da bar anni ’80, ai cori da stadio, agli sfottó tra camerata, ecco perché – le parole di Bellabarba – siamo messi come siamo messi. Perché “tanto che je fa” è la frase che giustifica sempre tutto. Oh… se la critica è troppo dura, puoi sempre farti un piantarello eh». E la replica di Calcinaro non si è fatta attendere: «Ho saputo che per questa cosa mi hai dato dello squadrista e dell’ intimidatore. Posso dirtelo? La vivi proprio male». «Hai saputo…non hai saputo, ti hanno subito informato e – la controreplica dell’ex consigliera – girato il mio post i tuoi “fedelissimi”. Comunque, di me puoi pensare quello che vuoi, non so cosa dovrei vivere male, manco fossi stata candidata io o fossi segretaria di un partito. Ma sai, anche questa frase “la vivi proprio male” – che è tipo “rosica”, “maalox” – sottolinea maggiormente che alla fine non mi sono sbagliata affatto: questo prendere in giro di bassissimo livello è tipico di chi non ha mai nulla da dire. Perché l’ironia, quella vera, è un’altra cosa. Una gran cosa! Buona giornata».

E ancora il sindaco fermano: «Ma guarda tu che roba…in questi giorni ho voluto ringraziare i tanti cittadini per la vicinanza datami con una serie di manifesti che ho voluto portare in tutti i comuni. Con un pizzico di innocente ironia, e autoironia, ho voluto fare un ringraziamento “personalizzato” al singolo elettore proprio in quell’unico comunque dove ho preso un solo voto. Un gesto di leggerezza perché anche in una materia seria come quella elettorale un po’ di sorriso serve sempre. Ebbene? Manco il tempo di appendere e la comicità involontaria travolge questa piccola ironia. Per esponenti della sinistra fermana (compreso qualcuno che tra qualche settimana vi verrà a chiedere voto e fiducia per le elezioni di Fermo) questa ironia innocente è un gesto “squadrista” e “intimidatorio”. Avanti a ciò alzo le mani! Mi arrendo proprio. Detto questo grazie al sindaco Caraceni che già stamattina mi ha invitato per una cena a Massa: ottimo (…)».

Letizia Bellabarba, infatti,, in precedenza, sempre sui social, aveva scritto: «E questa persona (il riferimento è, manco a dirlo, a Calcinaro, ndr) sarebbe la speranza, il futuro del Fermano? Uno che si riduce a fare ste robe? Tra l’altro, mi sembra pure alquanto intimidatorio nei confronti dei cittadini di Massa Fermana! Io capisco che si è montato la testa, ma vorrei anche ricordargli che adesso è uscito dal recinto di Fermo e tra poco sarà assessore regionale…e in teoria rappresenta tutti. Ma vedo che ha già preso i bei modi di fare squadristi della destra, con questa ironia becera che capiscono solo loro! E ci ha fatto pure un post in anticipo per creare suspense.. io boh! Veramente non capisco più niente. Che miseria. Politica ed umana».


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