Da un incidente sul lavoro alle denunce per caporalato: indagini anche nelle Marche

L'OPERAZIONE, partita dalla denuncia di un operaio che aveva subito la subamputazione di un dito in un cantiere nel Biellese, ha portato la Guardia di finanza a indagini in 10 regioni, tra cui le Marche

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Guardia di finanza (foto d’archivio)

Da un dito amputato per un incidente sul lavoro a un’indagine che alla denuncia di cinque persone per sfruttamento di lavoratori stranieri, lesioni personali colpose aggravate dalla violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro e subappalto non autorizzato. È il risultato dell’operazione “Stella Verde” portata avanti dal Nucleo di polizia economico finanziaria Biella, con la collaborazione dei reparti delle province di altre 10 province italiane tra cui quella di Macerata.

Le fiamme gialle hanno dato esecuzione ad un provvedimento di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Biella nei confronti di cinque persone. Circa 60 i militari della Guardia di finanza impegnati nelle perquisizioni condotte in 19 diversi luoghi, tra abitazioni, sedi di imprese edili e cantieri pubblici di Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Campania, Basilicata e Calabria, finalizzate al reperimento e sequestro di ulteriore documentazione probatoria, anche informatica.

L’operazione ha tratto origine dalla vicenda vissuta da un operaio di origine maghrebina che, dopo essere stato vittima di un grave incidente sul lavoro, patendo la sub-amputazione di un dito della mano durante l’utilizzo di un martello pneumatico, aveva deciso di rivolgersi alle Fiamme Gialle biellesi per denunciare le condizioni di lavoro a cui lui e diversi suoi connazionali erano sottoposti in un cantiere nel Biellese. Le conseguenti indagini, oltre a permettere di meglio circostanziare l’incidente, hanno consentito di formulare, sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, ipotesi di reato per caporalato.


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