Sabato in programma il Giubileo Diocesano degli Artisti a Santa Maria a Piè di Chienti

FERMO – Il Giubileo Diocesano degli Artisti si svolgerà in occasione della festa di San Luca Evangelista ed è organizzata in collaborazione con l’Ufficio Liturgico Diocesano e l’Unione Cattolica Artisti Italiani della diocesi.

Si svolgerà sabato 18 ottobre, festa di san Luca Evangelista patrono delle arti, presso la chiesa di Santa Maria a piè di Chienti, il Giubileo diocesano degli artisti. La celebrazione, presieduta dall’Arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio, avrà inizio alle ore 18.00 sul sagrato dell’abbazia da cui prenderà corpo un breve pellegrinaggio fino all’interno della chiesa dove verrà celebrata la santa Messa.

In collaborazione con l’Ufficio Liturgico Diocesano e l’Unione Cattolica Artisti Italiani della diocesi, questo particolare appuntamento, al quale sono invitati tutti gli artisti e coloro che operano nel campo della cultura, avrà il sapore della lode e del ringraziamento per tutto il vero, il buono e il bello che, anche attraverso le arti, il buon Dio ci dona di sperimentare e vivere.

“Pellegrini di speranza” è il tema del Giubileo che stiamo vivendo, guidati da Papa Leone e quasi come eredità di Papa Francesco; una dimensione – quella della speranza – che presuppone il mettersi in cammino, un muovere verso, un mettere i propri passi sulle orme della bellezza già segnate da Gesù Cristo il quale, Pastore bello, ha portato la luce e lo splendore del cielo dentro le pieghe della storia e dell’umanità. «La vostra missione – affermava Papa Francesco rivolto agli artisti in occasione del loro giubileo lo scorso febbraio a san Pietro – è non solo di creare bellezza, ma di rivelare la verità, la bontà e la bellezza nascoste nelle pieghe della storia, di dare voce a

chi non ha voce, di trasformare il dolore in speranza». Nell’omelia il Papa continuava dicendo: «qualcuno potrebbe dire: “Ma a che serve l’arte in un mondo ferito? Non ci sono forse cose più urgenti, più concrete, più necessarie?”. L’arte non è un lusso, ma una necessità dello spirito. Non è fuga, ma responsabilità, invito all’azione, richiamo, grido. Educare alla bellezza significa educare alla speranza. E la speranza non è mai scissa dal dramma dell’esistenza: attraversa la lotta quotidiana, le fatiche del vivere, le sfide di questo nostro tempo».

In tal senso l’Unione Cattolica Artisti Italiani, voluta e fondata nel 1945 da monsignor Giovan Battista Montini, futuro Paolo VI, ha incarnato sin dalle origini questa particolare missione: operare nei vari settori dell’arte ispirandosi ai valori del cristianesimo alla luce del magistero della chiesa. Un vero e proprio “mandato missionario” – quello dei pontefici – rivolto agli uomini e le donne di buona volontà impegnati nel particolare ambito dell’arte, della cultura e della comunicazione, di cui risuona forte l’eco nella celebrazione giubilare diocesana del 18 ottobre prossimo.


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