Il ricordo che si tinge nuovamente, purtroppo, di tragedia. A distanza di soli quattro giorni dall’inaugurazione, a Sant’Elpidio a Mare, del monumento ai caduti nell’adempimento del dovere, purtroppo proprio quel monumento, inaugurato alla presenza delle più alte cariche militari e civili del territorio e delle Marche, è diventato stamattina un altare alla memoria dei tre carabinieri deceduti a seguito dell’esplosione di Castel D’Azzano, nel Veronese.
Stamattina, infatti, sul monumento eretto ed inaugurato sabato scorso a Sant’Elpidio a Mare, una rarità a livello nazionale, è stato deposto, da un anonimo cittadino, un mazzo di fiori con i nomi dei tre carabinieri, ossia Marco, Davide e Valerio. I tre militari che hanno tragicamente perso la vita sono infatti si chiamavano Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà, deceduti durante il tentativo di sgombero di un casolare di proprietà di tre fratelli, fatto esplodere all’arrivo delle forze dell’ordine.
Un gesto “anonimo” ma toccante e che, nella tragedia, riaccende i riflettori proprio su donne e uomini che hanno perso (e che ahinoi continuano ancora oggi) a perdere la vita nell’adempimento del dovere. Un monumento che nasce per ricordarli ma che, purtroppo, diventa inevitabilmente un luogo di cordoglio che affonda le sue radici nella storia italiana ma che diventa anche e inesorabilmente contemporanea e struggente commemorazione. A fare la toccante scoperta quelli dell’associazione nazionale carabinieri che, davanti a quel mazzo di fiori, non hanno nascosto una certa commozione per il nobile gesto misto alle lacrime per i loro commilitoni scomparsi.
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