Il disagio abitativo è oggi – e già da alcuni anni – una delle dimensioni più critiche della povertà a livello nazionale, regionale e locale. Nel 2024 secondo l’Istat il 5,6% degli italiani ha vissuto in grave deprivazione abitativa e il 5,1% è stata in sovraccarico per i costi legati all’abitare (caro affitti, rate mutuo, costi delle utenze, spese per manutenzione, etc). Moltissime famiglie, anche dove ci sono persone che lavorano, hanno vissuto difficoltà ad affrontare le spese ordinarie per l’abitazione.
Anche la Diocesi di Fermo ha registrato questo fenomeno. Proprio per questo motivo, nel corso del 2025 la Caritas Diocesana di Fermo, con la collaborazione della Fondazione Caritas in veritate e della cooperativa Tarassaco ha posto particolare attenzione al tema del “disagio abitativo” sviluppando uno specifico progetto denominato “Abitare insieme” sostenuto con fondi 8xmille di Caritas Italiana, fondi della Diocesi e fondi della raccolta sostenuta dalle parrocchie dell’Arcidiocesi durante la Quaresima del 2024.
Il progetto in primo luogo punta ad affrontare le situazioni di grave disagio e di povertà assoluta (persone senza dimora), ad offrire interventi per persone che vengono accolte ed accompagnate per affrontare situazioni temporanee di disagio e interviene per prevenire l’aumento del disagio abitativo. Proprio in quest’ottica sono previsti interventi di prima accoglienza (con il dormitorio e la rete di pronto intervento diffusa in tutta il territorio dalla zona costiera alla zona montana), appartamenti di seconda accoglienza e gli appartamenti di housing first ed housing led, interventi con sussidi economici e voucher oltre all’ascolto e all’attività di orientamento e tutoraggio socio-educativo.
La direttrice della Caritas Fermo Barbara Moschettoni ha evidenziato i dati relativi: «Il progetto ha visto crescere le richieste di aiuto ed ha registrato una buona capacità di intervento, con 10 persone che, dopo un percorso di accoglienza, sono riuscite ad acquisire una propria autonomia. Sempre nei primi sei mesi del 2025, 44 persone hanno chiesto aiuto alla Caritas Diocesana, 12 persone sono state accolte in prima accoglienza per periodi medio-lunghi e 7 persone sono accolte in seconda accoglienza mentre sono tre i i nuclei familiari accolti in abitazioni dedicate (housing first)».
«Questi risultati – continua la direttrice – sono stati raggiunti grazie alla collaborazione e presa in carico integrata che prevede l’utilizzo anche di alcuni appartamenti messi a disposizione gratuitamente dalla Diocesi, dalle parrocchie e da alcuni privati accanto a specifici percorsi di accompagnamento e di tutoraggio educativo, per permettere il re-inserimento e la piena autonomia».
L’equipe che cura il progetto sottolinea che “è stato fondamentale e lo sarà sempre di più l’attività di accompagnamento e di stimolo realizzato dagli operatori e dai volontari. È molto importante la collaborazione in rete con i Servizi Sociali territoriali, con gli Ambiti Sociali ed i Comuni. Un grazie ai volontari ed agli operatori che sono coinvolti quotidianamente per assicurare ascolto, vicinanza e stimolando anche il coinvolgimento attivo e la responsabilità delle persone aiutate”.
La direttrice della Caritas Diocesana Barbara Moschettoni conclude che «il progetto “Abitare insieme”, giunto alla sua seconda annualità, è un segno concreto dell’attenzione per i poveri e la testimonianza di una Chiesa in uscita, che si pone vicino alle persone».
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