di Silvia Ilari
Tre donne, tre borghi, un unico filo che intreccia storia, leggenda e identità. È da questa suggestione che nasce “Donne di pietra e di vento – La sacra, la rivoluzionaria, la leggendaria”, il progetto presentato questa mattina alla Casa della Cultura di Altidona e inserito nel cartellone regionale Marche Storie – Poesia di Teatri 2025.
Promosso in rete dai Comuni di Altidona, Lapedona e Monterubbiano in collaborazione con Tu.Ris.Marche e la Compagnia Rattattù, sotto la direzione artistica di Luca Vagnoni, il progetto porta in scena tre figure femminili emblematiche della Valdaso.
Stiamo parlando di Santa Giulitta (la Sacra) per Lapedona, Rosa Calzecchi Onesti (la Rivoluzionaria) per Monterubbiano e Alta Domina (la Leggendaria) per Altidona.
A presentare gli eventi alla stampa, diversi amministratori, come la sindaca di Altidona Giuliana Porrà: «Il nostro borgo ha già partecipato a questa esperienza, ma come Comune singolo. In realtà, questa volta, ci è piaciuto collegarci al territorio, in particolar modo ai Comuni vicini, che sono Monterubbiano e Lapedona, perché abbiamo trovato un filo conduttore che credo sia estremamente bello: le donne. Tre persone importanti, a cui ogni Comune darà luce attraverso le diverse iniziative. Ci ho tenuto a fare questa conferenza stampa all’interno della Casa della Cultura perché ha un legame con una donna legata ad Altidona: Nicole Semail, moglie di Ludwig Van Molle che ha donato l’immobile e trenta opere al Comune. Dunque, un’altra figura femminile che emerge. Inoltre, partecipare a Marche Storie significa farlo insieme a tante realtà che presentano il loro racconto: siamo speranzosi del fatto che storia e cultura non attraggano solo i cittadini, ma anche turisti e curiosi».
Così Altidona celebrerà la sua “Alta Donna” (significato di Alta Domina n.d.r.), figura mitica a cui si lega l’origine del nome del paese. Nobildonna medievale, protagonista di un destino che contrappone mito e realtà.
Per il Comune di Monterubbiano, presente la vicesindaca Beatrice Mancini: «Siamo il primo Comune che andrà in scena. Innanzitutto, ci teniamo a ringraziare Tu.Ris.Marche che ha curato tutto nel dettaglio, la programmazione è ricca e ne siamo contenti, perché fa conoscere i nostri luoghi» ha affermato la vice della sindaca Meri Marziali, ricordando anche la degustazione guidata con prodotti locali che arricchiranno la seconda giornata, che vedrà coinvolti cantine e frantoi del territorio ed esperti Ais. Protagonista, sarà la “rivoluzionaria” Rosa Calzecchi Onesti, traduttrice, tra gli altri, dell’Iliade e dell’Odissea, donna di cultura stimata anche da Cesare Pavese.
Per Lapedona, il vicesindaco Matteo Tassotti si è detto molto soddisfatto della collaborazione tra Comuni: «Il mio motto è: “Chi fa squadra vince sempre”. Non essendo direttamente legati al turismo balneare o montano, per noi sicuramente il progetto rappresenta un fattore di crescita, importante per attirare visitatori». «Questo è un lavoro positivo che non ci vede operare da soli, ma in sinergia ed è una spinta a insistere su questo tipo di progettualità, al fine di attirare visitatori» ha sottolineato il consigliere con delega alla Cultura Raffaele Lorusso.
«Al centro del racconto ci sarà la nostra co-patrona Santa Giulitta, rimasta finora più ombra rispetto a San Quirico a causa di una storia che ha privilegiato maggiormente gli uomini in passato. Fondamentale è l’apporto della compagnia teatrale locale Elianto che in questa tappa accompagnerà la Rattattù di Vagnoni. Altro protagonista, sarà ovviamente il vino cotto al termine della giornata del 9 novembre».
«La degustazione si svolgerà durante Soniarium, momento in cui i musicisti riproporranno i suoni che si succedono in quasi 24 ore durante la fioritura del pesco in Valdaso – ha detto Andrea Marsili di Tu.Ris.Marche – Oltre che per le cene nei vari ristoranti locali, il consiglio è quello di prenotare anche per le degustazioni, utilizzando i numeri presenti in locandina, in particolare attraverso WhatsApp».
«Abbiamo scelto tre donne protagoniste della Valle dell’Aso. Poi abbiamo associato un aggettivo, appunto, la rivoluzionaria, la sacra e la leggendaria perché ognuno di questi aggettivi le rappresenta» ha specificato il direttore artistico, regista e presidente di “Rattattù”, Luca Vagnoni, dicendosi soddisfatto della collaborazione con la compagnia Elianto e ricordando la presenza a Lapedona di Natasha Stefanenko, tra la prima e la seconda replica dello spettacolo all’Auditorium per presentare il suo libro Dalle Marche con amore. Guida sentimentale alla regione dell’infinito.
Accanto agli spettacoli principali e alle degustazioni, il programma offrirà laboratori, incontri, e percorsi tematici, pensati per far vivere a pieno i tre borghi.
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