Yuasa Battery, l’attesa del presidente Romiti: «Non saremo più la sorpresa e tutti ci chiedono di più»

SUPERLEGA - Il clima della grande vigilia anima l’ambiente: sta per iniziare la seconda storica stagione di Grottazzolina nel massimo circuito pallavolistico nazionale, con il derby in casa della Lube Civitanova lunedì sera per un monday night tutto da vivere. Gli umori del numero uno societario

GROTTAZZOLINA – Tante le sensazioni e le emozioni che si vivono alla vigilia di campionato, come sottolinea il presidente Rossano Romiti.

«Come sempre si arriva di corsa fino all’ultimo giorno, con mille cose da fare e non si è mai assolutamente consapevoli di essere realmente pronti. La cosa strana quest’anno è che siamo in trasferta ma non è una trasferta, vista la breve distanza alla prima di campionato. Oltre al derby, siamo già proiettati all’anticipo di sabato 25 ottobre (ore 18.00) quando al PalaSavelli sarà di scena Verona. Detto questo è gustoso e pieno di aspettative questo secondo anno di Superlega perché la sensazione è che ora conti un po’ di più cosa hai fatto, come hai impostato l’annata. Gli avversari ti aspettano, non siamo più la sorpresa e questi fattori alzeranno giocoforza l’asticella. C’è la curiosità di capire come sarà anche perché tutti ti chiedono di più e tu devi essere pronto ad aver fatto quel qualcosa di più».

Di certo il derby all’inizio è una botta ulteriore di adrenalina. «Match non facile. Ce la giocheremo provando a muovere la classifica, magari approfittando di qualche scoria ancora da smaltire per il Mondiale appena concluso. L’obiettivo è di fare bene e magari prenderci qualche punto». Ancora Romiti: «Il Mondiale ha cambiato anche il volto dell’estate della Yuasa Battery, con alcuni giocatori impegnati con le Nazionali. Un’estate particolarissima ma che ci ha fatto fare esperienza perché non abbiamo avuto più solo giocatori che finivano l’attività molto presto e che quindi hai l’incognita di come arrivano pronti a livello fisico il giorno del raduno. Ci sono elementi arrivati da poco e quindi bisogna essere bravi a fare tutto molto bene e in fretta e i ragazzi in campo devono essere pronti ad allenarsi mentre giocano. Il tempo per fare tutto non c’è, soprattutto ora che si inizia già con un’infrasettimanale alla terza giornata. Insomma, devi essere bravo e predisposto ad imparare e adattarti mentre giochi, perché il tempo per allenarsi ne sarà meno del solito».

Una stagione breve ed intensa anche di difficile gestione, ma ormai il volley mondiale sembra andare in questa direzione. «Sono tempi molto stretti. Ad esempio un infortunio o un momento negativo rischi di portarlo dietro per dieci giornate ed ecco che arriva la fine del girone di andata e non sai dove sei, come accaduto a noi l’anno scorso quando però abbiamo avuto almeno alcune settimane per metabolizzare. Per questo è una grossa incognita da un lato ma magari dall’altra, se sei dalla parte giusta, riesci a vivere un grande rush finale. Il campionato così intenso è un problema non solo in campo per lo stress fisico e mentale dei ragazzi ma anche fuori per i tifosi che aspettando da maggio il campionato e lo vedono finire a febbraio. Il tifoso viene al palazzetto per quattro mesi e gli altri otto resta a casa: non dovrebbe funzionare così, ma purtroppo è così. La pallavolo mondiale va in questa direzione, dove non c’è spazio per tutti i campionati. La Fivb sta cercando di agevolare le nazionali che sono in tutto il mondo dall’Asia, all’Africa, all’Europa all’America anche in posti in cui i campionati non sono di livello eccellente, come sono quello polacco, quello italiano e quello brasiliano. Una questione politica che è sul tavolo da anni ma si sta andando in quella direzione, confermata anche dalla scelta dei mondiali ogni due anni».

Intanto però il territorio vive una grande vigilia e una grande attesa per l’inizio di questa stagione e l’entusiasmo, come conferma il presidente è tangibile. «C’è tanta soddisfazione perché l’impresa dello scorso anno ha portato entusiasmo e in giro si parla di Superlega e di volley in un territorio che non era abituato a queste situazioni. Vero che non distante c’era la Lube ma parliamo di un riferimento territoriale vicino ma differente. L’entusiasmo che riscontriamo è anche nei numeri. Con la campagna abbonamenti ancora aperta siamo già oltre i numero dello scorso anno e ci sarà tanta gente ala Palas. Mi auguro che tutti siano consapevoli che la stagione sarà molto difficile e non sarà scontato ripetere l’impresa dello scorso anno. Magari si raggiungerà l’obiettivo ma con prestazioni forse meno spettacolari ma più pragmatiche. Tutto questo entusiasmo mi auguro non venga meno nei momenti difficili che potremmo avere fin da subito. Nelle prime due gare affrontiamo Lube e Verona e per poi ritrovarti alla terza giornata, all’infrasettimanale di Cisterna dove ti viene chiesto di più e quindi non è mai semplice. Sarà quindi molto importante che il pubblico resti sempre al nostro fianco».


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