In riferimento all’articolo pubblicato ieri da Cronache Fermane, riguardante una sanzione per abbandono di rifiuti con le rimostranze del sangiorgese multato, la Sgds Multiservizi Srl, gestore del servizio di igiene urbana per il Comune di Porto San Giorgio, ritiene utile fornire alcuni chiarimenti «nel rispetto della cittadinanza e dell’esattezza dell’informazione».
«Desideriamo innanzitutto esprimere comprensione per il disagio personale manifestato dal cittadino protagonista dell’articolo. Tuttavia, è importante spiegare ai cittadini come funziona realmente l’attività di controllo e accertamento, nonché le modalità di comunicazione delle eventuali sanzioni, affinché ogni episodio venga compreso nel suo corretto contesto» spiegano dalla società partecipata del Comune di Porto San Giorgio, che si occupa di raccolta rifiuti
Si parte con i dettagli sul ruolo dell’ispettore ambientale
«L’ispettore ambientale è una figura ufficialmente prevista dal Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti e dalla normativa nazionale vigente. Il suo compito è di vigilanza e prevenzione: effettua controlli periodici sul territorio comunale, verifica che i rifiuti vengano conferiti correttamente e segnala eventuali situazioni di abbandono o conferimento irregolare. Tali controlli sono fondamentali per tutelare la collettività, garantire il decoro urbano e contrastare i comportamenti scorretti che danneggiano l’intera comunità. Quando viene rinvenuto un sacchetto o un rifiuto abbandonato, l’ispettore ne verifica il contenuto, individua, se possibile, l’utenza responsabile tramite i codici identificativi presenti e redige un verbale di accertamento che viene trasmesso agli uffici comunali per i successivi adempimenti. Si tratta di un’attività imparziale, regolamentata e documentata, che non lascia spazio a discrezionalità o interpretazioni soggettive».
Si passa poi alle dichiarazioni della partecipata sulla presunta caduta del sacchetto da un mezzo di raccolta, come ipotizzato dal sangiorgese sanzionato.
«L’ipotesi avanzata nell’articolo, secondo cui un sacchetto potrebbe essere “caduto da un camion della raccolta”, non trova riscontro tecnico.
I mezzi utilizzati da Sgds per la raccolta dei rifiuti nelle isole ecologiche di prossimità sono mini-compattatori a caricamento posteriore, progettati con sistemi di chiusura ermetica che impediscono in modo assoluto la fuoriuscita accidentale di rifiuti, anche in caso di pieno carico o di vibrazioni durante la marcia.La possibilità che un sacchetto, per dipiù integro, cada accidentalmente da tali mezzi è tecnicamente impossibile. È pertanto logico ritenere che, nei casi accertati, il rifiuto sia stato depositato o abbandonato prima o dopo il passaggio del mezzo, al di fuori dei contenitori, configurando una violazione del Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti, che vieta espressamente l’abbandono di rifiuti su suolo pubblico o nelle sue pertinenze (artt. 12 e 47)».
E infine la modalità di comunicazione e di contraddittorio in caso di sanzione.
«Ogni accertamento effettuato dagli ispettori ambientali – specificano dalla San Giorgio Distribuzione Servizi – segue un percorso definito e garantisce al cittadino il pieno diritto di difesa e di contraddittorio, come previsto dalla Legge 689/1981. Come detto il verbale redatto viene trasmesso agli uffici comunali competenti, i quali provvedono alla notifica della violazione e consentono al destinatario di presentare eventuali osservazioni o memorie difensive entro i termini stabiliti dalla legge. Solo in assenza di tali controdeduzioni o in presenza di elementi confermativi e accertato il mancato pagamento della sanzione, l’Amministrazione procede con l’ordinanza-ingiunzione di pagamento».
La Sgds Multiservizi ribadisce la propria «piena disponibilità al dialogo con i cittadini, ma anche il dovere di applicare con rigore le norme che tutelano la pulizia e il decoro urbano. L’obiettivo non è sanzionare, ma responsabilizzare: ogni comportamento corretto contribuisce al bene comune e al rispetto dell’ambiente in cui tutti viviamo».
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