Porto San Giorgio torna a interrogarsi sul suo rapporto con la cultura e sulla possibilità di riavere finalmente un cinema.
A riaccendere il dibattito è stato il consigliere comunale di maggioranza del gruppo Si Può, Emanuele Morese, che sui social ha condiviso una riflessione dal titolo eloquente: «Abbiamo bisogno di un cinema?».
Una domanda che, come ha ricordato lo stesso Morese, «abbiamo sentito tante volte», e che spesso ha trovato risposte solo sul piano economico e commerciale, legate alla sostenibilità di un cinema tradizionale nella città rivierasca. Ma per l’esponente di maggioranza è tempo di cambiare prospettiva: «Non è sostenibile un cinema commerciale, ma lo è invece un cinema culturale, artistico, in cui ci si incontra e si intrecciano le nostre esperienze».
L’occasione per questa riflessione è arrivata domenica scorsa, durante il terzo appuntamento della rassegna “Visioni del Futuro”, organizzata dall’associazione Luce e Sentieri con Laura Gioventù e Giacomo De Angelis, e curata dal professor Marco Rotunno. Un evento partecipato e vivace, accompagnato da un aperitivo con prodotti tipici locali.
«Platea partecipatissima e serata bellissima – ha raccontato Morese –. La domanda c’è ed è forte, a noi proporre un’offerta adeguata».
Un cinema inteso, dunque, non come semplice sala di proiezione commerciale, ma come luogo di incontro, crescita e comunità, capace di far dialogare cultura e territorio.
Il consigliere ha poi concluso con un messaggio chiaro e appassionato: «Complimenti a tutti, ci vediamo domenica prossima per l’ultimo appuntamento! Sì, ci serve un cinema!»
Un appello che riaccende un desiderio condiviso da molti sangiorgesi: quello di restituire alla città uno spazio dedicato alla cultura, al confronto e alla magia del grande schermo.
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