Porto Sant’ Elpidio, le proposte di Legambiente riguardo il nuovo piano urbanistico mobilità sostenibile

PUMS - Tra le proposte avanzate ci sono: l’utilizzo dei mezzi pubblici, la sistemazione dei sottopassi pedonali, oltre che la realizzazione di parcheggi in materiale drenante e che prevedano piantagioni di alberi

Il comune di Porto Sant’Elpidio sta valutando un nuovo piano urbanistico sulla mobilità sostenibile.

A tal proposito il locale circolo di Legambiente Antonietta Belletti, ha espresso un proprio parere al riguardo, avanzando anche alcune proposte.

«Abbiamo protocollato le nostre proposte sul piano urbanistico sulla mobilità sostenibile. Da sempre la nostra associazione è impegnata per un o stile di vita sostenibile e la mobilità ne è un aspetto fondamentale – fanno sapere i rappresentanti portoelpidiensi di Legambiente – il nostro è un approccio che punta ad un movimento più slow e quindi più vicino alla natura umana. Per poter arrivare a questo obiettivo è indispensabile un cambiamento di mentalità, che veda l’uomo e non l’automobilista al centro della città».

« Prima di adottare il Pums bisognerebbe pertanto cambiare il modo di viaggiare. La sensibilizzazione è quindi uno dei temi da sviluppare, perché se non comprendiamo cosa c’è dietro alla progettazione, non riusciremo ad accettare il cambiamento – aggiungono – come associazione faremo il nostro e cercheremo di far nascere o rinascere la cultura dell’andare a piedi o in bicicletta».

Gli elementi principali delle varie proposte sono: «I punti salienti delle nostre proposte riguardano l’utilizzo dei mezzi pubblici, che potrebbero essere attivi in città con cadenza ogni mezz’ora e con fermate a chiamata. La sistemazione dei sottopassi pedonali, alcuni da far diventare anche ciclabili è un altro modo indispensabile in un paese, che altrimenti, vivrebbe solo in parallelo. Un’altra importante proposta, che chiediamo da anni, è tipo infrastrutturale ed è la cosiddetta metropolitana di superficie, che permetterebbe di raggiungere qualsiasi posto da nord a sud attraverso l’utilizzo di un binario e un treno che farebbe fermate intermedie in città. Per quanto riguarda i parcheggi invece chiediamo che siano effettuati in materiale drenante e che prevedano piantagioni di alberi, da curare nel tempo, perché l’ombra è il primo approdo ricercato da chi è proprio costretto ad andare in auto. Il lavoro più consistente in termini di tempo impiegato dai volontari riguarda la proposta delle piste ciclopedonali in città. L’idea è quella di effettuare una circonvallazione che colleghi tutto il paese con un anello che ricongiunga il lungomare con l’entroterra e dei pettini trasversali che intercettino, scuole, zone industriali, impianti sportivi, ville comunali e associazioni di quartiere. Come detto ciò comporta un’apertura nei confronti della mobilità sostenibile, perché più piste ciclabili significa che alcune strade diventeranno a senso unico e che in alcuni casi debbano essere tolte file di parcheggi. Noi siamo a disposizione in questo percorso che nasce, con nostra grande soddisfazione, da una progettazione partecipata. A disposizione sia per verificare insieme le varie ipotesi di fattibilità, insieme a tutti i cittadini e alla sensibilizzazione sul tema»

 


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