Pochi giorni fa, in pieno pomeriggio, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Fermo, in abiti civili, hanno portato a termine un’operazione di polizia giudiziaria finalizzata alla prevenzione e alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività, condotta a Lapedona, era mirata a monitorare i movimenti di alcuni pregiudicati, fra i quali anche un giovane ventottenne tunisino destinatario della misura della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, tutti sospettati di essere coinvolti in un giro di spaccio. Durante l’appostamento, i poliziotti hanno notato uscire dall’abitazione, un noto pregiudicato bengalese poco più che ventenne, il quale si accingeva a salire su una Lancia Ypsilon, a bordo della quale si trovavano altre tre persone.
Prima che il veicolo si allontanasse, gli investigatori hanno deciso di intervenire per procedere all’identificazione dei presenti ma, in quel frangente, il bengalese, che stava per salire in auto, si è dato improvvisamente alla fuga a piedi. Gli agenti lo hanno inseguito per le vie del centro, notando che durante la corsa si liberava di un vasetto di vetro subito recuperato: al suo interno 20 involucri termosaldati contenenti cocaina per un totale di quasi 10 grammi.
Il giovane è stato fermato poco dopo e accompagnato a casa per ulteriori controlli. All’interno dell’abitazione c’era il suo amico “sorvegliato speciale” che, immediatamente, alla vista degli agenti, ha tentato inutilmente di disfarsi di un involucro di carta da forno contenete dell’hashish.
Il ragazzo bengalese è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre la droga è stata sequestrata. Le indagini proseguono per ricostruire la rete di contatti dei due giovani e chiarire il ruolo di ciascuno nell’attività di spaccio.
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