«Grazie mille». Ma questa volta la paziente e suo figlio, pur scrivendo in italiano, parlano tedesco. Al reparto di Ortopedia guidato dal direttore dr. Federico Lamponi è stato, infatti, recapitato un messaggio di ringraziamento firmato da un uomo e una donna di nazionalità tedesca. E la paziente, dopo le amorevoli cure ricevute all’ospedale Murri di Fermo e una trasfusione, si sente di dichiarare che adesso è anche un pò italiana.
Emblematico il disegno riportato sulla lettera, con l’Italia e la Germania unite da un aereo con uno striscione dove è riportata la frase “Grazie mille”, come a dire che la gratitudine e la riconoscenza per l’encomiabile lavoro svolto dai sanitari dell’ospedale Murri, fatto di competenza e umanità, non conosce confini territoriali avendo superato, con garbo e premura, anche le limitazioni linguistiche.
«La lettera coglie nel segno le qualità professionali e, prima ancora, umane della nostra Ortopedia, del nostro Pronto soccorso e, più in generale, di tutto il nostro personale sanitario e socio-sanitario – le dichiarazioni del direttore generale dell’Ast Fermo, dr. Roberto Grinta – di ciò non possiamo non ringraziare, ogni giorno, i nostri sanitari e, ovviamente, gli autori della lettera per il loro toccante gesto di gratitudine che sentiamo di ricambiare, una missiva che è per noi motivo di orgoglio e stimolo a fare sempre meglio nell’interesse di tutti i pazienti e dei loro familiari».
Di seguito il testo della lettera:
«Caro team di ortopedia, vi ringraziamo dal profondo del nostro cuore per le cure amorevoli e attente. Non è facile per nessuno, né per il personale infermieristico né per i medici, e soprattutto non per mia madre. Tutti erano sempre desiderosi di rispondere alle mie domande, e ho solo parole di elogio: mai una parola forte, mai frenetica, nemmeno al Pronto soccorso, anche se arrivava un’ambulanza dopo l’altra. Tutti sono rimasti calmi, cordiali e professionali. Un ringraziamento speciale va al medico che ha ricoverato in reparto, che in seguito si è preso cura di mia madre con tanto amore. Purtroppo non sono riuscito a leggere il suo nome. Desidero inoltre ringraziare sentitamente il dottor Lamponi per aver chiamato il dottor De Angelis in Germania, non è una cosa scontata. Proprio perché mia madre non parla la lingua, è stato particolarmente difficile per lei orientarsi e accettare la situazione. Proprio il giorno prima era al mare, a godersi la vacanza, e all’improvviso si è ritrovata impotente, in un ambiente strano dove nessuno la capiva. Vi ringraziamo ancora di più per la vostra pazienza, comprensione e cordialità. A proposito, dopo la trasfusione di sangue, mia madre disse con un sorriso: «Adesso sono anche un po’ italiana». Questa frase mostra quanto calore e fiducia provano nei tuoi confronti. Il nostro sincero apprezzamento e il nostro sentito ringraziamento vanno a tutto il team infermieristico. Vi auguriamo tutto il meglio dal profondo del nostro cuore. Grazie mille».
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