C’è un filo che lega la parola, il racconto, la cultura: è quello che il Festival Storie continua a intrecciare tra i borghi delle Marche, portando voci, esperienze e pensieri in luoghi intimi e centrali per la vita della comunità. Lunedì 27 ottobre, il viaggio del Festival fa tappa a Montefalcone Appennino, dove alle 21.30 (ingresso libero), al Teatro del Falco, andrà in scena l’incontro su “La comunicazione con 4 Papi”, con Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Gisotti, testimone diretto di quattro pontificati e protagonista della comunicazione vaticana contemporanea, dialogherà con Vincenzo Varagona, giornalista Rai e presidente nazionale Ucsi, per un confronto che attraversa esperienze, linguaggi e sfide della Chiesa di oggi. Un appuntamento che, alla vigilia della conclusione del Giubileo della Speranza, invita a riflettere sul significato profondo del “comunicare speranza” e sul futuro del messaggio cristiano nell’era dei media globali.
Montefalcone Appennino si prepara così a vivere una serata di alto profilo culturale e spirituale, in un teatro che diventa luogo di ascolto e dialogo. Abbiamo chiesto al sindaco Cesare Milani cosa rappresenta per Montefalcone Appennino questa tappa del Festival Storie e come la cultura possa farsi leva per il futuro del territorio.
Sindaco Milani, il Festival Storie unisce tredici borghi in un’unica rete culturale. Cosa significa per Montefalcone Appennino far parte di questa comunità diffusa?
«Far parte del Festival Storie significa entrare in un circuito di qualità, dove la cultura diventa occasione di incontro e crescita per l’intero territorio. Per me, da sindaco, è la seconda edizione alla quale partecipo, ma il legame con il Festival è nato già prima e si è consolidato con entusiasmo. Lo scorso anno gli spettacoli hanno riscosso un ottimo successo di pubblico e di partecipazione: segno che la gente ha voglia di vivere momenti di cultura condivisa. Questo genera ricadute positive non solo dal punto di vista culturale, ma anche per la vitalità sociale e turistica del paese».
L’arrivo del giornalista Alessandro Gisotti rappresenta un momento di grande rilievo per Montefalcone Appennino. Come nasce questa scelta?
«Sì, gli appuntamenti di quest’anno con Alessandro Gisotti e con il comandante Alfa sono due momenti di grande valore per la nostra comunità. Abbiamo voluto inserire, accanto alle proposte più legate all’intrattenimento, anche incontri di riflessione e approfondimento. Gisotti è una figura centrale nel mondo della comunicazione vaticana. Confrontarsi con personalità come la sua permette di aprirsi a realtà che spesso restano lontane dal nostro quotidiano. L’evento, pur partendo da un’esperienza di comunicazione legata alla Chiesa, parla in realtà a tutti, perché affronta il tema universale del dialogo e della speranza. Avere a Montefalcone un giornalista che ha lavorato a stretto contatto con quattro Papi, in dialogo con un professionista come Vincenzo Varagona, è per noi motivo di grande orgoglio».
Guardando al futuro, come immagina il ruolo di Montefalcone Appennino all’interno della rete del Festival Storie?
«Sono molto legato a questo Festival: rappresenta una vetrina preziosa per il territorio e per il nostro Comune. Ma, soprattutto, contribuisce a mantenere vivi i piccoli teatri, come il nostro Teatro del Falco, che sono luoghi di comunità, memoria e identità. Il mio auspicio è che Montefalcone possa continuare a far parte di questa rete, sviluppando nuove collaborazioni e progetti che valorizzino la cultura come strumento di crescita e di coesione sociale».
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