Assalto in corsa con la Maserati: portavalori crivellati di colpi. Due moto nel furgone pronte per la fuga

FAR WEST IN AUTOSTRADA - Tre gli arrestati: Savino Pugliese, 43 anni, Giuseppe Rubbio, 51, e il 56enne Savino Costantino, l’uomo ferito ad un polpaccio da un proiettile. Potrebbe venire contestato anche il tentato omicidio. Ricercati almeno altri 4 della banda. Fuga sventata da una segnalazione ai carabinieri per due persone sospette a ridosso della A14. VIDEO

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di Gianluca Ginella e Alessandro Luzi 

Con tre auto, tra cui una Maserati Ghibli, hanno affiancato, ieri pomeriggio poco prima delle 18, i due furgoni portavalori lungo l’A14 e poi hanno iniziato a sparare con un Kalashnikov crivellando di colpi i mezzi e riuscendo a forare le gomme. Una volta bloccati i blindati, i banditi hanno provato ad aprire prima uno dei portavalori, usando una carica al plastico, poi un secondo, utilizzando un divaricatore. Nel frattempo una guardia giurata ha risposto al fuoco e uno dei malviventi è rimasto ferito.

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La Maserati Ghibli usata per il colpo

Ma quello che il commando, uomini che arrivavano probabilmente tutti dalla Puglia e da Cerignola (i tre arrestati dai carabinieri sono di lì), non sapeva era che circa mezz’ora prima del colpo, avvenuto alle 17,45, i carabinieri avevano fermato i presunti complici che dovevano aiutare gli altri nella fuga. traffico-autostrada-statale-assalto-portavalori-2-650x488

«Un cittadino di Porto Potenza ha segnalato la presenza di due persone in un’area di campagna e abbiamo mandato una pattuglia – spiega il capitano Angelo Chiantese che comanda la Compagnia carabinieri di Civitanova -. I militari hanno notato che uno dei due uomini indossava una maschera. Li abbiamo controllati e non hanno dato spiegazioni sulla loro presenza lì. Poi sul furgone abbiamo trovato due moto, con le chiavi inserite nel cruscotto, i caschi sul sellino, erano pronte per la fuga».

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Dentro il mezzo i carabinieri hanno trovato anche altro: proiettili, chiodi a 4 punte come quelli seminati dai banditi lungo l’A14, walkie talkie e disturbatori di frequenze. A quel punto, erano le 17,20, i carabinieri hanno diramato un’allerta sospettando un tentativo di assalto. Assalto che è avvenuto pochi minuti dopo.

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«Cinque persone, su tre veicoli, hanno affiancato in corsa i furgoni esplodendo numerosi colpi di Kalashnikov – continua il capitano Chiantese -. Hanno colpito gli pneumatici e i mezzi si sono fermati. Evidentemente non sapevano quale dei due blindati trasportasse i soldi, l’altro faceva da scorta, a bordo c’erano cinque guardie giurate. Prima con l’esplosivo hanno cercato di aprire uno dei blindati, non ci sono riusciti, e poi con delle cesoie hanno cercato di aprire l’altro». Niente da fare. Nel frattempo una delle guardie giurate ha risposto al fuoco e probabilmente proprio per questo i malviventi hanno deciso di fuggire e abbandonare il colpo che probabilmente avevano pianificato per dei mesi.

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«Si sono allontanati con un Fiorino e un veicolo scuro. Sono arrivati al punto dove c’erano complici, quelli che avevamo fermato prima, e hanno notano i lampeggianti. Allora si sono allontanati. Poi hanno incendiato i veicoli e uno pure sulla corsia opposta per bloccare il traffico». I malviventi a Porto Potenza hanno raggiunto un vivaio. Lì uno di loro ha rubato un furgone e gli altri hanno cercato di portare via delle auto, senza riuscirci. Uno dei banditi, rimasto ferito durante la rapina, ha chiesto aiuto al vivaista. L’uomo è stato soccorso e portato in ospedale a Civitanova prima e al Torrette di Ancona poi. Quindi a parte quello che ha rubato il furgone gli altri tre sono fuggiti a piedi.

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Da sinistra: il capitano Angelo Chiantese, il procuratore Giovanni Fabrizio Narbone, il colonnello Raffaele Ruocco

«Abbiamo impiegato i nostri assetti migliori – ha detto il colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dei carabinieri di Macerata -. E’ stato un evento con caratteristiche inedite per il territorio. Va detto che la Stazione dei carabinieri resta il punto centrale, tutto è partito dal controllo del territorio con le stazioni e che si collega alla sensibilità dei cittadini che segnalano comportamenti sospetti». Il riferimento è proprio all’uomo che ha avvisato i carabinieri della presenza di due persone sospette vicino ad un furgone.

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Il colonnello ha sottolineato l’importante degli accertamenti tecnici svolti dalla polizia immediatamente dopo il colpo.  «Su questo furgone c’erano 2 moto, 4 caschi, proiettili, chiodi a 4 punte, walkie talkie e disturbatore di frequenze. La fuga sarebbe dovuta avvenire attraverso una strada di servizio. Recinzione abbattuta con una cesoia, anche questa trovata nell’abitacolo. Tutto questo ritrovato grazie ai militari della stazione, e grazie agli accertamenti tecnici della polizia e alla loro ricostruzione sul posto. Al momento sono quattro le persone ricercate e tre gli arresti. In manette sono finiti un 56enne, un 43enne, e un 51enne, che sono stati fermati dai carabinieri a Porto Potenza. Le indagini sono coordinate dal pm Enrico Barbieri. Il procuratore Giovanni Narbone oggi ha spiegato che oltre alla rapina potrebbe venire contestato anche il tentato omicidio. 

 

Assalto ai portavalori col Kalashnikov: 5 auto in fiamme, il commando in Maserati. Bandito ferito, altre due persone in caserma (Video e Foto)

 


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