
di Pierpaolo Pierleoni
Chiusa per più di mezzo secolo, dai primi anni 70. Riutilizzata parzialmente, qualche decennio fa, per ospitare il presepe, poi semplicemente un deposito di materiali del Comune. Da oggi, un auditorium o uno spazio espositivo riconsegnato alla collettività. Taglio del nastro, questa mattina, per l’ex chiesa di San Francesco nel centro storico di Sant’Elpidio a Mare, riqualificata con i fondi del Pnrr, oggetto di un corposo restauro degli interni, degli impianti, di pavimenti e dipinti.
Si tratta del primo, tra gli interventi di rigenerazione urbana nel borgo medievale elpidiense, realizzati con fondi europei, ad arrivare a conclusione. Per l’occasione è arrivato anche il sottosegretario del Ministero dell’interno, Emanuele Prisco. «Oggi è una festa – ha esordito il membro del Governo – Questo è un pezzo di un puzzle che è anche la strategia della nostra nazione. Il governo ringrazia tutti quelli che hanno fatto un lavoro prezioso per mettere a terra in tempi rapidi queste opere pubbliche, c’è stata un’accelerazione importante in pochi mesi. Questo luogo davvero bello racconta la vostra identità. Le risorse del Pnrr sono a debito, sono un impegno per le prossime generazioni, quindi vanno spesi bene e presto per realizzare opere necessarie per la collettività. Le Prefetture hanno svolto un grandissimo lavoro, contribuendo a velocizzare le procedure per gli interventi del Pnrr, ma senza arretrare di un centimetro sulla legalità, per far lavorare ditte nella white list che sono lontane da ogni pericolo di infiltrazioni criminose».
Dopo il taglio del nastro, a cui hanno partecipato anche il prefetto Edoardo D’Alascio e il consigliere regionale Andrea Putzu, tutti dentro l’ex San Francesco, mirabilmente restaurato. Presto lo stabile accoglierà le opere della pinacoteca civica, anch’essa interessata da lavori del Pnrr, che sinora hanno trovato posto nella sala consiliare del Comune. Ad introdurre la mattinata l’assessore Giovanni Martinelli: «La presenza di tanti elpidiensi oggi dà la misura di quanto fosse atteso il ritorno di un luogo di vita della e per la città. Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo recupero». Orgoglioso il sindaco Gionata Calcinari: «Questo momento si inserisce dentro un progetto di riqualificazione di bellezze del nostro centro storico con i fondi del Pnrr. Ringrazio gli uffici comunali, che hanno saputo intercettare le risorse e portare avanti la progettazione. San Francesco sarà un auditorium ideale per ospitare momenti culturali di spessore. Mi auguro che, nello spirito francescano, questo edificio faccia recuperare senso di comunione, fratellanza e aggregazione della nostra comunità».
Ad accompagnare la riapertura, il quartetto d’archi del Conservatorio Pergolesi, seguito, dopo i saluti istituzionali, dall’intervento di padre Leonardo Campana dell’Istituto teologico marchigiano e dello storico d’arte Stefano Papetti.
 
 
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