Amandola, magia sulle note del flauto di Pan con Matteo Pio Borazio

MUSICA - Il suono dolce e avvolgente del panflute ha risuonato tra i muri antichi dell’Auditorium “La Collegiata” un luogo ricco di fascino sede di esposizione di opere d’arte e antiche pergamene

Matteo Pio Borazio

L’ormai famoso evento “Diamanti a tavola” festival del tartufi bianco pregiato di Amandola che si svolge dal 1 al 9 novembre si è arricchito quest’anno con il concerto di panflute tenutosi domenica 2 novembre con il maestro Matteo Pio Borazio che ha fatto sognare Amandola
Il suono dolce e avvolgente del panflute ha risuonato tra i muri antichi dell’Auditorium “La Collegiata” un luogo ricco di fascino sede di esposizione di opere d’arte e antiche pergamene.

Un’esperienza sensoriale che ha fuso storia, arte e ascolto puro in un luogo ricco di fascino. L’Auditorium La Collegiata non è solo uno spazio per concerti: è un testimone silenzioso del tempo. Le sue volte e i colori raccolti custodiscono storie antiche. Qui, il suono del panflute ha trovato un’eco straordinaria. Quando le note navigano tra archi e pilastri, creano un dialogo tra passato e presente. Matteo Pio Borazio ha costruito con la sua musica un ponte tra l’anima collettiva di Amandola e l’ascoltatore, donando una carezza sonora che ha scaldato i cuori.

Matteo Pio Borazio ha consolidato la sua fama coltivando una tecnica raffinata e una sensibilità unica. Il suo panflute è diventato anche in Amandola voce interiore, capace di raccontare emozioni dimenticate, sogni sospesi nel tempo, paesaggi interiori. Ogni nota ha vibrato come un filo sottile che connette il silenzio al sentimento. Con questo concerto ha conquistato il pubblico per la sua capacità di far percepire il respiro impalpabile della natura e della memoria.

Il pubblico è entrato nell’auditorium al crepuscolo. Le luci soffuse, l’aria tremula e l’attimo sospeso prima dell’inizio dello spettacolo. Poi il primo respiro del panflute, dolce e vibrante, che ha inondato lo spazio. Le note si sono curvate nell’aria, si sono accese nei silenzi e poi si sono fatte carezze sonore sui muri. È stato un invito a chiudere gli occhi, a respirare con ogni suono, a percepire l’equilibrio tra l’aria che entra e quella che esce. È stata un’esperienza intima e collettiva allo stesso tempo.

Lunghi applausi del pubblico e grande soddisfazione da parte degli organizzatori, Comune di Amandola e Associazione ex Allievi dell’Istituto Tecnico Mattei, rappresentati dagli Assessori Comunali Maria Rita Grazioli e Sonia Pieragostini e dal Presidente dell’Associazione Orfeo Cruciani.
Il maestro Matteo Pio Borazio tornerà ad esibirsi in Amandola il 14 dicembre 2025 , presso la Chiesa di Sant’Agostino – Santuario del Beato Antonio, insieme all’Orchestra Fiati “Insieme per gli Altri”


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