La Sutor sorride nel derby contro il Porto Sant’Elpidio

SERIE C - La classica sfida della provincia riconducibile alla palla a spicchi, andata in onda domenica scorsa alla "Bombonera" di Montegranaro, è stata vinta dai padroni di casa gialloblù

MONTEGRANARO – Atmosfera da grandi occasioni alla Bombonera, dove domenica scorsa, 2 novembre, è andato in scena il derby tra Sutor ed il Porto Sant’Elpidio Basket, match vinto dai gialloblù con il punteggio di 68-55.

Una partita sentita e intensa, nella quale la squadra di coach Luca Di Chiara ha saputo reagire dopo un inizio contratto, trovando con il passare dei minuti energia, equilibrio e fiducia per conquistare una vittoria di carattere.

I primi minuti hanno visto la Sutor faticare ad adattarsi al livello di fisicità richiesto dal match e alla solidità di un avversario esperto, capace di mettere in difficoltà i padroni di casa con ritmo e aggressività. Progressivamente, però, la squadra veregrense ha alzato il livello della propria difesa, correggendo le situazioni di uno contro uno e i blocchi sulla palla, mentre in attacco ha iniziato a muovere meglio il pallone, trovando soluzioni più pazienti e condivise.

IL TABELLINO

SUTOR BASKET MONTEGRANARO 68: Apolloni ne, Foresi, Cortese 13, Passarini 7, Bazani 17, Edraoui 5, Felicioni 5, Abbate, Marulli 15, Pizzuti, Turin 6, Spernanzoni. All. Di Chiara

PORTO SANT’ELPIDIO BASKET 55: Balilli 7, Totaro ne, Torresi 4, Lupetti 1, Fabi 12, Acuna 22, Salvucci ne, Renna 2, Vallasciani 7, Cimini. All. Di Salvatore

PARZIALI: 21-21, 9-8, 20-13, 18-13

PROGRESSIVI : 21-21, 30-29, 50-42, 68-55

LE DICHIARAZIONI

«È stata una bella vittoria, contro una squadra che gioca insieme da tempo, esperta e smaliziata – il commento a fine gara del tecnico gialloblù Di Chiara -. Siamo partiti un po’ contratti soprattutto per due motivi: abbiamo faticato ad adattarci al livello di fisicità richiesto dalla partita, in difesa non siamo stati subito all’altezza e qualche uno contro uno l’abbiamo perso per questo; mentre in attacco siamo stati un po’ frettolosi nel modo di attaccare la loro difesa. Ma progressivamente la nostra difesa è salita di intensità e di livello, abbiamo rimesso a posto la questione degli uno contro uno e dei blocchi sulla palla, mentre in attacco siamo cresciuti nel secondo tempo ad attaccare con più pazienza, provando a condividere di più la palla».

 


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