Lettera al Direttore «Maggiore attenzione per le strutture ospedaliere di Amandola»

LA LETTERA dell'ex sindaco di Amandola: «Accogliamo con entusiasmo la nomina di Calcinaro ad Assessore alla Sanità. Lo invito a porre verso il territorio montano dove due sono le problematiche maggiori irrisolte: il nuovo Ospedale dei Sibillini ed il vecchio Vittorio Emanuele II».

L’ospedale dei Sibillini “Beato Antonio di Amandola (foto dall’Ast di Fermo)

Riceviamo e pubblichiamo dall’ex sindaco di Amandola Riccardo Treggiari:

«Finalmente un assessorato Regionale, e pure pesante, assegnato al Fermano. Accogliamo con entusiasmo la nomina di Calcinaro ad Assessore alla Sanità. Grande è l’ attesa di poter uscir fuori dalla condizione di Cenerentola nella quale siamo purtroppo, come territorio, relegati da tempo. Considerato che l’ Ospedale provinciale di Campiglione procede speditamente verso ultimazione e messa a regime, mi sento di invitare l’ Assessore a porre la sua attenzione verso il territorio montano, in vistoso ritardo per il pieno funzionamento. Due sono, al momento, le problematiche maggiori irrisolte: il nuovo Ospedale dei Sibillini ed il vecchio Vittorio Emanuele II.

Il nuovo nosocomio, pressoché completo nell’ assetto strutturale, di fatto è un azzardo qualificarlo ospedale. Il nostro Presidio, classificato dal Piano Socio Sanitario come Ospedale in Area Disagiata, secondo i dettami del Decreto Balduzzi, dovrebbe avere almeno, sin da subito, un Reparto di Medicina, una Chirurgia programmata, un Pronto Soccorso ancorché ridimensionato. Ad oggi, la Medicina è in assetto ridotto, anche a causa della diagnostica non presente nelle ventiquattro ore, che costringe il paziente, in molti casi, a recarsi al Pronto Soccorso di Fermo prima di essere ricoverato in Amandola. Non c’ è traccia di posti letto per la chirurgia elettiva, men meno della presenza di un piccolo laboratorio di analisi che costringe i montanari ad un prelievo del sangue, in ora presto, onde poter permettere di trasportare, lo stesso, in quel di Fermo ad un’ora di distanza di percorso stradale. Peggiore è la situazione in cui si trova il vecchio complesso ospedaliero, occupante, quasi interamente, uno dei tre colli del centro storico di Amandola, che sembra abbandonato al suo destino. A quella mega struttura va attribuita, sin da subito, una destinazione d’uso, prima ancora che diventi sede di sterpaglie e tana per ogni specie di animale. Comprendiamo che il lavoro che attende Calcinaro non è cosa di poco conto, ma noi siamo certi che l’ Assessore troverà la strada giusta, interloquendo con i Comuni della zona montana ed aprendosi al confronto con i Comitati, troppo spesso ignorati da chi lo ha preceduto».


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