A chi non è capitato, almeno una volta, di non soffermarsi dinanzi a quei tristi manifesti sfondo bianco, scritte e cornici nere, con il magone in gola, con il cuore affranto? Sì, parliamo proprio degli annunci funebri che si trovano un pò ovunque nelle nostre città, nei nostri paesi, anche in quelli più piccoli e sperduti, e che rappresentano meste comunicazioni cartacee in giornate segnate dal lutto per la scomparsa di chi non è più tra noi, di qualche parente o conoscente che ci ha lasciato per sempre.
Ebbene, ad Amandola si prova a controbilanciare una tendenza, almeno fino ad oggi, a senso unico. Anzi, la città guidata dal sindaco Adolfo Marinangeli è, da qualche anno, protagonista di una iniziativa letteralmente in controtendenza rispetto alla dolorosa abitudine popolare. E in questi giorni è diventata anche virale sui social.
Di cosa parliamo? Semplice. Di un qualcosa di assolutamente dicotomico rispetto ai manifesti dei defunti che, per carità, rendono doveroso omaggio alla memoria dei cari defunti. In alcuni punti della città, infatti, sono affissi manifesti che annunciano i nuovi nati. Candide nuvole su un cielo azzurro o rosa (indovinate da cosa dipende la scelta cromatica, di volta in volta?) dove si staglia una cicogna con il classico fazzoletto a trasportare fiabescamente il neonato. Poi i nomi dei genitori che annunciano quello del loro piccolo amore venuto alla luce. E, ovviamente, il messaggio del sindaco e della comunità amandolese a dare il benvenuto al nuovo arrivato. Davvero una bella iniziativa che dona colore e speranza a tutta la comunità, da sempre protagonista di resilienza, soprattutto da quando ha dovuto affrontare la piaga del terremoto. E quale miglior modo per farlo se non annunciando nuovi nati che infondono allegria e gioia nei cuori di tutti?
«Sì, è da un po’ che facciamo questa bella iniziativa. Appena nasce un bambino – racconta il sindaco Marinangeli – chiediamo ai genitori l’autorizzazione a poter fare un manifesto di saluto al nuovo nato che entra a far parte della nostra comunità. Il manifesto viene appeso alla porta del palazzo comunale e lungo la parete all’ingresso della scuola elementare sistemata a tal proposito».
Maikol Di Stefano
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