Rilancio del porto e sostegno al commercio, la giunta Vesprini “investe” sulle consulte

PORTO SAN GIORGIO - Commercio e porto avranno le loro consulte. La prima, salvo imprevisti, verrà approvata in Consiglio comunale stasera. Se n'era parlato prima dell'estate, come strumento di confronto con la categoria, che negli anni ha contribuito al tessuto economico locale. Adesso, finalmente, l'iter entra nel vivo grazie al via libera che verrà dato al regolamento.

di Sandro Renzi

Commercio e porto avranno le loro consulte. La prima, salvo imprevisti, verrà approvata in Consiglio comunale stasera. Se n’era parlato prima dell’estate, come strumento di confronto con la categoria, che negli anni ha contribuito al tessuto economico locale. Adesso, finalmente, l’iter entra nel vivo grazie al via libera che verrà dato al regolamento. Per ora è dato sapere solo che ne faranno parte i rappresentanti delle associazioni e quelli nominati dagli operatori nei diversi quartieri della città. L’idea, infatti, è quella di avere allo stesso tavolo almeno un componente per ciascuna zona individuata dall’assessorato. «Con i commercianti le Amministrazioni comunali si sono sempre confrontate -spiega l’assessore Giampiero Marcattili- ne è un esempio l’incontro di domani per cominciare a discutere della programmazione natalizia. Mancava però un organo ad hoc, con valore consultivo, ed aperto al pubblico. Abbiamo ritenuto opportuno dotarci di una consulta per “istituzionalizzare” questi momenti di confronto».

Di cui, peraltro, il commercio ha bisogno sempre di più. La crisi che investe i piccoli e medi centri, la concorrenza delle vendite on line, le difficoltà del commercio di prossimità, spingono i Comuni a trovare più occasioni per individuare strategie di supporto e rilancio. «Vogliamo insomma interfacciarci in maniera costruttiva per recepire suggerimenti, istanze, e magari insieme pianificare delle possibili soluzioni che aiutino il settore». Anche perché di tempo a disposizione non ce n’è più tanto e le saracinesche si abbassano con una frequenza che fa paura. Bisognerà aspettare il weekend, invece, per sapere chi farà parte della consulta del porto. Con tanto di decreto, il promo cittadino ha convocato un incontro nei locali della Sgds, interni all’approdo, con l’obiettivo di dare vita all’annunciata consulta. Sarà costituita da un presidente, un segretario ed una assemblea. Quest’ultima, a sua volta, sarà composta da tre rappresentanti nominati dai diportisti, tre eletti tra le associazioni nautiche, veliche e sportive, uno eletto tra le cooperative dei pescatori, due dagli operatori economici ed infine due rappresentanti del Consiglio comunale (uno di maggioranza e l’atro di opposizione). Faranno parte della consulta, ma senza diritto di voto, anche il Presidente della provincia, un rappresentante della Capitaneria, l’assessore con delega al porto, un delegato del gestore ed un rappresentante dell’ufficio demanio. Fin qui la parte che ha a che fare con l’organigramma. Ma quali sono gli obiettivi di questo organismo? Il regolamento prevede che la consulta possa promuovere il porto e le sue attività, anche attraverso iniziative di comunicazione, possa sviluppare strategie di rilancio e piani strategici per il potenziamento dell’infrastruttura, organizzare eventi, non necessariamente sportivi, ma anche culturali e turistici, definire strategie di integrazione della struttura con la città ed il comprensorio.


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