“È tempo di intelligenza artificiale nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni”. E’ questo il tema del secondo incontro dell’associazione culturale ‘Giorgio La Pira’, che si terrà domani alle ore 21,15, presso l’Auditorium della Parrocchia ‘Gesù Redentore’ di Porto San Giorgio. L’incontro vedrà come relatore il professor Emanuele Frontoni, e moderatrice la dottoressa Pamela Cocci.
«L’intelligenza artificiale (IA) si conferma – rimarcano dall’associazione La Pira – una delle tecnologie più trasformative del nostro tempo, capace di ridefinire profondamente i processi decisionali, i servizi al cittadino e la competitività delle imprese. In Italia, l’adozione dell’IA sta vivendo una fase di accelerazione, sostenuta da un quadro normativo in evoluzione e da iniziative territoriali di grande impatto. Con l’entrata in vigore della Legge 132/2025, l’Italia si è dotata della prima legge organica sull’intelligenza artificiale, anticipando molti altri Paesi europei. La norma stabilisce principi fondamentali come trasparenza, tracciabilità, responsabilità e tutela dei diritti fondamentali, con un focus specifico sull’utilizzo dell’IA nella pubblica amministrazione (Art. 14). Le amministrazioni pubbliche sono ora chiamate a garantire che ogni sistema di IA sia comprensibile, verificabile e conforme ai principi etici e giuridici, evitando il rischio di diventare “scatole nere” algoritmiche».
Diamo un po’ di numeri.
Secondo il Rapporto AgID 2025, il 42% dei progetti IA nella PA mira a migliorare l’efficienza operativa. Il 60% delle soluzioni include chatbot e assistenti virtuali. Solo il 19% delle amministrazioni adotta misure per ridurre l’impatto ambientale delle soluzioni IA.
Il Piano Triennale per l’Informatica nella PA 2024–2026 (aggiornamento 2026) rafforza l’adozione dell’IA tramite strumenti operativi e linee guida, l’AgID Academy per formare competenze interne, l’uso dell’IT Wallet, interoperabilità semantica e governance dei progetti IA.
Nelle imprese secondo il report di Confindustria 2025 “L’intelligenza artificiale per il Sistema Italia” raccoglie oltre 240 casi d’uso reali in 70 aziende italiane. L’IA è già applicata nella produzione, logistica, turismo, sanità, mobilità e servizi al cittadino. Le PMI sono incoraggiate a seguire le best practice per una trasformazione sostenibile e inclusiva.
«Secondo l’Osservatorio Luiss Business School – concludono da ‘La Pira’ – il 61% dei leader HR ha avviato progetti GenAI nel 2025 (dal 19% nel 2023), l’IA è vista come alleato strategico per migliorare efficienza, formazione e people analytics. La sfida è culturale, ossia formare leader e dipendenti per usare l’IA in modo consapevole. L’intelligenza artificiale non è più una scelta opzionale, ma una leva strategica per costruire una pubblica amministrazione più efficiente, trasparente e vicina ai cittadini, e per rendere le imprese italiane più competitive in un mercato globale sempre più digitale».
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