Cna Fita ha trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministro Matteo Salvini una proposta di modifica del calendario 2026 dei divieti di circolazione per i mezzi pesanti oltre 7,5 tonnellate, con l’obiettivo di rendere la regolamentazione più razionale, moderna e rispettosa del lavoro degli autisti.
«Dopo un’analisi tecnica condotta nell’ambito della categoria – riferisce Emiliano Tomassini, che è vicepresidente nazionale di Cna Fita Trasporto Merci, in linea con quanto espresso dalla Presidenza Nazionale CNA FITA guidata da Michele Santoni – abbiamo redatto una proposta operativa che coniuga sicurezza stradale, efficienza logistica e sostenibilità sociale. L’autotrasporto chiede una regolamentazione basata sul buon senso, nel segno della modernità e dell’equilibrio tra esigenze produttive, benessere dei lavoratori e tutela della collettività».
Per Gianluca Minnetti, autotrasportatore e presidente della Cna Fita Trasporto Merci di Fermo «il calendario dei divieti non può più essere un retaggio del passato: va aggiornato per tenere conto delle nuove tecnologie, dei sistemi di sicurezza e delle reali esigenze di chi lavora su strada ogni giorno. A fronte di un lieve aumento complessivo delle ore di divieto – spiega Minnetti – ne proponiamo 7 in più rispetto al testo ministeriale, puntiamo ad una maggiore razionalità complessiva, garantendo sicurezza e allo stesso tempo una maggiore efficienza operativa per le imprese».
La categoria chiede un quadro regolatorio improntato alla sicurezza ma che tenga conto della dignità e della qualità della vita degli autisti. Tra le proposte avanzate al Ministero figurano: l’eliminazione dei “divieti brevi” (ad es. venerdì pomeriggio o alcuni martedì), che creano pericolosi “effetti imbuto” alla riapertura della circolazione e peggiorano le condizioni di riposo degli autisti; la standardizzazione e semplificazione degli orari dei divieti, per consentire una programmazione del lavoro più prevedibile e ridurre la frammentazione che oggi penalizza le imprese; il coordinamento dei divieti con i tempi di riposo obbligatori previsti dal regolamento europeo, per favorire pause regolari e il rientro familiare dei conducenti; senza dimenticare la possibilità di integrare le politiche di divieto con le tecnologie digitali e i sistemi intelligenti di trasporto (ITS e IA), che possono consentire una gestione più flessibile e dinamica del traffico.
«I correttivi proposti – sottolineano Tomassini e Minnetti – avrebbero un impatto concreto anche sulle criticità della viabilità autostradale marchigiana, in particolare in quei tratti da anni teatro di congestioni e rallentamenti dovuti alla commistione di traffico pesante e turistico, ai cantieri e alla ridotta capacità della carreggiata. La combinazione di questi fattori determina colli di bottiglia che penalizzano non solo gli autotrasportatori, ma anche la circolazione locale e il turismo costiero».
Una calendarizzazione più razionale dei divieti, spiegano i vertici Cna Fita, permetterebbe una distribuzione più omogenea dei flussi di traffico e una riduzione dei picchi di congestione sull’A14, con benefici immediati per la sicurezza e per la qualità della vita di chi vive e lavora lungo la fascia adriatica.
LE VOCI DEGLI AUTOTRASPORTATORI
Gabriele Morichetti, Servigliano: «Per noi piccoli trasportatori il problema di un sistema di divieti frammentati è soprattutto la difficoltà di organizzare il lavoro, oltre al fatto che quando riapre la circolazione si riparte tutti insieme, aggravando il traffico.
Con un calendario più razionale e coordinato con i tempi di riposo, potremmo lavorare meglio e in maggiore sicurezza, senza penalizzare circolazione stradale e cittadini».
Alessandro Marcantoni, Porto Sant’Elpidio: «Con il calendario così come è, gli autotrasportatori sono quasi cittadini di serie B. Se ci impongono di fermarci, ad esempio, alle 16, pensiamo d’estate, in spazi spesso non adeguatamente attrezzati, per poi ripartire alle 22 o anche più tardi, è difficile riuscire a riposare al meglio. E questo diventa un grave problema anzitutto sul fronte della sicurezza stradale. Le modifiche proposte da CNA vanno nella direzione giusta: più coerenza negli orari, meno stop forzati e maggiore sicurezza per tutti, ad esempio anche per chi vive e si muove lungo la costa marchigiana».
Marco Santarelli, Sant’Elpidio a Mare: «Chi fa questo lavoro sa di dover pianificare ogni viaggio al minuto. Quando i divieti non sono chiari o troppo ravvicinati, rischiamo di finire dritti nei punti di maggiore congestione. La revisione dei divieti sarebbe utile per alleggerire la pressione sui nodi autostradali e in corrispondenza di aree sensibili. Il supporto di sistemi digitali e informativi in tempo reale, renderebbe il lavoro più efficiente e aiuterebbe anche a ridurre lo stress degli autisti».
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