Campi da tennis all’aperto, rispondono i gestori. La convenzione per la gestione dell’area, tema su cui nei giorni scorsi è intervenuto direttamente il sindaco Adolfo Marinangeli, risultava scaduta e dunque non essendo stata rinnovata, il campo è rimasto chiuso. Il direttivo del Tennis Club Il Principe A.S.D. è intervenuto, con un comunicato stampa, per rispondere alle recenti dichiarazioni, si diceva, del primo cittadino sulla gestione dei campi all’aperto.
«Essendo stati chiamati in causa -la premessa del direttivo- riteniamo doveroso fornire la nostra versione dei fatti, con il solo intento di fare chiarezza, nel rispetto dei soci e dei cittadini. Non è la prima volta che ci troviamo a operare con una convenzione scaduta e che in passato, non era mai stata così grave da giustificare un provvedimento così definitivo. L’emanazione del bando spetta agli uffici comunali, mentre al Tennis Club compete la possibilità di partecipare alla procedura, considerato anche che la precedente convenzione non era rinnovabile».
Nel leggere le dichiarazioni del sindaco «siamo rimasti sorpresi, poiché avevamo già comunicato ad un membro della giunta la scadenza della convenzione. Da quella data, non c’è stato nessun riscontro fino alla prima comunicazione ufficiale del 9 settembre 2025, nella quale ci venivano richiesti prezzi e modalità operative del circolo. Riconosciamo di aver aumentato i prezzi in modo unilaterale. I motivi di tale decisione stanno nel fatto che le tariffe non venivano aggiornate dal 2002. La decisione è stata dettata dal forte incremento dei costi di gestione, fissati in circa 3.500 euro per un periodo di soli cinque mesi, in particolare per le utenze idriche, indispensabili per la manutenzione dei campi. Aumento entrato in vigore dal primo maggio 2025, con una variazione del prezzo da 3 a 5 euro. A seguito della comunicazione ricevuta il 6 ottobre 2025, in cui ci veniva chiesto di provvedere allo sgombero di tutto il materiale di nostra proprietà, ci siamo sentiti obbligati a sospendere l’attività. Pertanto, abbiamo semplicemente informato i soci per metterli al corrente della chiusura delle attività presso la struttura all’aperto».
L’attività «sarebbe proseguita – ha spiegato il direttivo – presso il Palatennis, struttura realizzata dall’attuale sindaco, alla cui realizzazione il nostro Club ha contribuito con un esborso economico di circa 20.000 euro. Ricordiamo che la struttura è attualmente priva di riscaldamenti e spogliatoi e, pertanto, non ancora del tutto funzionale. Ci sentiamo di dire al sindaco che non è vero che non è stato arrecato alcun disagio, in realtà in quel periodo erano ancora in corso i campionati a squadre e siamo stati costretti a ritirare una nostra squadra».
Il 15 ottobre 2025, durante «una riunione con il sindaco, alcuni consiglieri comunali, il Presidente e il Vicepresidente del Tennis Club, ci è stata proposta la possibilità di una proroga di un anno in attesa del nuovo bando non realizzabile entro la fine dell’anno, contrariamente a quanto indicato nella comunicazione del sindaco del 6 ottobre. È stato spiegato che gli uffici non sono attualmente in grado di procedere alla stesura del bando a causa della mole di lavoro accumulata e che, in ogni caso, la sua durata sarebbe di un anno, rinnovabile al massimo per un ulteriore anno».
Come risposto dal direttivo, alla proposta del Comune «una proroga non era percorribile, avrebbe comportato il ripristino delle tariffe precedenti non più sostenibili, e una convenzione di così breve durata non ci avrebbe consentito di operare in modo efficace. Ci lascia pertanto perplessi il fatto che il nuovo bando preveda una convenzione di soli dodici mesi, quando in passato la durata era di cinque anni. La nostra intenzione rimane quella di collaborare con serenità e spirito costruttivo con l’amministrazione comunale, in continuità con il percorso di cooperazione instaurato negli anni, al solo scopo di trovare una soluzione condivisa e duratura per il bene di tutti gli amanti del tennis e della nostra Città di Amandola» hanno concluso.
Serena Murri
Gestione campi da tennis, Marinangeli: «Io resto aperto al dialogo ma facciamo chiarezza»
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