di redazione CF
Le attività di prevenzione e repressione delle violazioni normative in materia di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro rappresentano una priorità fondamentale per i Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo, impegnati quotidianamente nel garantire il rispetto delle leggi e la tutela dei diritti dei lavoratori.
A tal proposito, nel corso di recenti attività ispettive svolte in provincia di Fermo, a Sant’Elpidio a Mare, i Carabinieri, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno hanno individuato e sanzionato diverse irregolarità che hanno portato anche alla sospensione di attività imprenditoriali.
Le forze dell’ordine hanno deferito in stato di libertà due cittadini cinesi e hanno adottato provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, elevando sanzioni per oltre 45.000 euro complessivi.
Una donna cinese di circa 50 anni, titolare di un tomaificio con sede a Sant’Elpidio a Mare, è stata sanzionata per diverse violazioni: omissione dell’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr), mancata revisione e manutenzione degli estintori, e omissione di vigilanza sulla rimozione dei dispositivi di protezione dei macchinari, con particolare attenzione al rischio di elettrocuzione. Queste irregolarità hanno comportato l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, considerata gravemente inadempiente sotto il profilo della sicurezza.
Inoltre, sempre a Sant’Elpidio a Mare, i militari e il Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno deferito in stato di libertà un altro cittadino cinese, titolare di un tomaificio, per una serie di irregolarità: inidoneità dei dispositivi di estinzione incendi, mancato aggiornamento del Dvr e condizioni igienico-sanitarie non conformi ai requisiti di legge. Lo stesso è stato sanzionato anche per aver occupato “in nero” un lavoratore tra i tre impiegati, violando le norme sul lavoro e sulla sicurezza.
Le attività ispettive hanno portato all’adozione di un’ulteriore sospensione dell’attività imprenditoriale, con sanzioni pari a circa 8.000 euro e ammende complessive di oltre 36.000 euro.
Infine, sempre per quanto riguarda i controlli mirati alla sicurezza sui luoghi di lavoro, un ragazzo pugliese, titolare di una ditta edile con sede a Fermo è stato denunciato per aver omesso di recintare un cantiere, creando un rischio significativo per la sicurezza dei lavoratori e dei passanti. La mancanza di recinzione rappresenta una grave violazione delle norme di sicurezza sul lavoro, che prevedono l’adozione di misure atte a tutelare la pubblica incolumità.
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