Verrà discusso nel consiglio comunale di Fermo in programma oggi, il punto all’ordine del giorno presentato dai consiglieri di minoranza Renzo Interlenghi e Adrea Morroni (Fermo Capoluogo), Sandro Vallasciani, Pierluigi Malvatani e Paolo Nicolai (Partito Democratico) per l’introduzione del salario minimo comunale.
All’interno della mozione viene sottolineato come «il salario minimo adeguato può contribuire a ridurre le disuguaglianze economiche all’interno di una comunità, stimolare l’economia locale, migliorare le condizioni di lavoro per i dipendenti e ridurre la dipendenza dei lavoratori dai sussidi statali o dai programmi di assistenza sociale erogati dal Comune».
Proprio per queste finalità si chiede l’impegno «ad introdurre l’obbligo per le imprese che lavorano mediante appalto comunale, indipendentemente dalla tipologia contrattuale applicata, a riconoscere ai propri lavoratori dipendenti un salario minimo di 9 euro l’ora; ad introdurre quale precondizione obbligatoria nella stesura del testo di tutti i contratti di appalto Comunali e degli enti controllati dal Comune, che tutti i lavoratori che saranno impegnati dovranno avere un salario minimo di 9 euro l’ora; a sostenere gli atti e le misure che prevedano l’introduzione del salario minimo ed equo per i lavoratori pubblici e privati e a promuovere confronti istituzionali con associazioni di categoria, sindacati e realtà imprenditoriali per esporre i dati e le motivazioni che rendano l’approvazione di questa legge prioritaria per il nostro Paese».
La mozione sarà il quarto punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale convocato per oggi alle ore 19.
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