La 16esima edizione del Pmi Day in provincia di Fermo parte dalla parola “Scegliere”. «Un termine su cui dobbiamo riflettere. Lo chiediamo sempre ai giovani cosa vogliano fare. Noi dobbiamo dargli la conoscenza per poter così scegliere. Il sapere è fondamentale, poi si può anche sbagliare, ma l’importante è ripartire. Un errore può istruire, se alla base abbiamo consapevolezza e competenze. Questo è il compito del Pmi Day, mostrare quello che spesso non si conosce: il mondo imprenditoriale che ci circonda. Le imprese hanno bisogno di risorse umane, ma anche di un più elevato grado di specializzazione. Ecco perché mettiamo a disposizione le nostre aziende» sottolinea il direttore di Confindustria Fermo, Giuseppe Tosi, aprendo la conferenza stampa di chiusura del Pmi Day all’interno dell’azienda Videx Electronics.
L’iniziativa ha coinvolto otto imprese, sette comuni e sei istituti superiori di Fermo. «Tutti insieme per scegliere la strada giusta – riprende Marco Carassai, presidente della Piccola Industria di Confindustria Fermo – Il Pmi Day si svolge in tutta Italia. Nel Fermano abbiamo coinvolto 200 studenti che sono entrati in aziende molto diverse tra loro. In Italia sono 1300 le imprese e 750 le aziende che hanno dialogato con 50 mila studenti» prosegue Carassai.
Le scuole coinvolte sono tutte del capoluogo:
Le aziende, come già accennato, sono dislocate in sei Comuni diversi e sono:
Orientare i giovani verso il mondo del lavoro è cruciale per il sistema imprenditoriale che affronta due sfide: ricambio generazionale e sviluppo continuo. «Speriamo che i ragazzi oggi abbiano trovato delle prime risposte. Sappiate – si rivolge agli studenti il presidente della Piccola – che le porte delle nostre aziende non si chiudono mai. Anche per chi frequenta l’Università, visto che abbiamo siglato un accordo con la Politecnica per una proficua collaborazione».
Quest’anno il Pmi Day di Fermo si è unito al progetto Giovane Futuro 2.0, iniziativa GAME UPI 2.0, dedicato proprio all’orientamento professionale, promosso dalla Provincia di Fermo. «Collaborare con Confindustria è stato naturale. Non abbiamo più la funzione della formazione, ma – ribadisce Michele Ortenzi, presidente della Provincia di Fermo – non possiamo esimerci dall’essere ente che connette il territorio in ogni sua parte. È nato così Giovane Futuro 2.0 per valorizzare l’importanza delle materie Stem nella fascia 14-35 anni e l’orientamento professionale. Collaborare con le associazioni di categoria è quindi inevitabile. Prossimo step il 28 gennaio al Fermo Forum con il career Day, dove gli studenti potranno prima ascoltare una formatrice e poi fare matching con le aziende, lasciando anche il curriculum. Insomma, dopo questo Pmi Day possiamo solo crescere nelle progettualità comuni».
Gli alunni, due classi di Elettronica e Automazione del Montani, sono rimasti soddisfatti: «È stato importante capire cosa viene fatto qui, rendersi conto che quello che stiamo studiando a scuola, anche in maniera pratica, potrà aprirci le porte di un’azienda così importante».
Soddisfatto anche il sindaco di Monte Giberto, Giovanni Palmucci, comune in cui è situata la Videx Electronics: «Sono un artigiano, oltre che sindaco, che si è innamorato del suo lavoro per caso. Voi, giovani, avete invece una opportunità: potete conoscere e appassionarvi così con consapevolezza di un percorso».
Momento chiave è stata la testimonianza degli imprenditori, dai fondatori Rossano Marcantoni con la moglie Linda Lappa, al figlio Edoardo Marcantoni: «Fare parte del Pmi Day è un onore. Da anni inseriamo capitale umano direttamente dal Montani, scuola che forma figure giovani, curiose e capaci. Ma vale per ogni studente: chi entra qui sa che trova una azienda che compete nel mondo. Mio padre da 40 anni porta avanti questo percorso e lo ha fatto sapendo creare reti anche con l’Università. Noi cerchiamo giovani entusiasti, desiderosi di mettersi alla prova sapendo che la formazione non si fermerà mai».
Videx Electronics è pronta quindi a collaborare e formare: «Il rapporto con gli istituti superiori è fondamentale. Ogni incontro permette ai ragazzi di vedere le mani che realizzano quello che a scuola studiano e a noi imprenditori invece consente di conoscere i volti del nostro futuro».
L’evento, dopo diverse domande poste dagli studenti agli imprenditori, si è concluso con un buffet in azienda. Lo stesso format nelle altre aziende. «Ringraziamo professori e dirigenti che hanno saputo cogliere l’opportunità di visitare le nostre aziende e di confrontarsi sul campo» la conclusione di Carassai.
Silvia Ilari
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