L’impegno nell’attività preventiva e repressiva da parte dell’Arma dei Carabinieri rispetto al fenomeno delle truffe è noto da tempo e risulta di fondamentale importanza.
In tale contesto, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Fermo ha impiegato tutte le risorse investigative e territoriali per fronteggiare tale fenomeno, ormai diffusissimo. Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Monte San Pietrangeli, a seguito di una querela per truffa online, hanno denunciato un italiano di circa 30 anni, il quale fingendosi operatore finanziario, con il pretesto di far eseguire un investimento on-line dell’importo di 1.600,00 euro, ha indotto la vittima ad eseguire un bonifico bancario di pari importo, su un conto corrente a lui riconducibile; quest’ultimo dopo aver incassato la somma si è reso irreperibile.
A Montegiorgio invece i Carabinieri della locale Stazione, al termine di accurate indagini hanno denunciato due persone, un ventenne italiano e un trentenne pakistano, autori in concorso di una truffa ai danni di un uomo del posto. I due, con il pretesto di vendere on-line una serratura per il portellone posteriore di un’autovettura, hanno ingannato la vittima inducendola ad accreditare su un conto corrente a loro riconducibile, la somma di euro 90,00, per poi rendersi irreperibili.
A Montegranaro, i Carabinieri della locale Stazione hanno poi denunciato un sessantenne italiano della provincia di Frosinone. L’uomo, dopo aver dissimulato la propria identità fingendosi una ragazza tramite un profilo fake di “Facebook”, ha concordato la vendita di un biglietto per un concerto musicale, inducendo così la vittima ad accreditargli la somma di 95,00 euro su un conto corrente a lui riconducibile, senza mai recapitare il biglietto e rendendosi poi irreperibile.
Infine, a Fermo, i militari della Stazione hanno tratto in arresto un fermano di circa 60 anni, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso al Tribunale di Fermo per il reato di truffa commesso ad Altidona nel mese di febbraio 2020. L’uomo, tradotto presso la Casa Circondariale di Fermo, dovrà espiare una pena di un anno di reclusione.
L’attività dei Carabinieri dimostra che meticolose indagini possono portare a risultati concreti e quanto la prevenzione sia fondamentale per proteggersi da tali odiose truffe.
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