I consiglieri regionali del Partito Democratico, Leonardo Catena e Fabrizio Cesetti, hanno presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere «chiarimenti e azioni immediate in merito alla grave emergenza idrica che sta interessando numerosi Comuni delle province di Macerata e Fermo, serviti dal gestore Tennacola S.p.A».
«La società, con una nota inviata il 14 novembre alla Regione Marche, ha comunicato – si legge nel comunicato stampa dei due consiglieri regionali dem – l’avvio dell’interruzione dell’erogazione dell’acqua in diversi territori a causa dell’aggravarsi della crisi idrica, dovuta al drastico calo delle portate delle sorgenti di Capotenna e Giampereto di Sarnano, accentuato dalla siccità e dalle temperature anomale di questi mesi. I disagi per i cittadini sono già evidenti: Tennacola ha annunciato turnazioni e sospensioni dell’erogazione idrica in diversi Comuni, tra cui Mogliano, Urbisaglia e Petriolo, dove dal 19 al 26 novembre sono previste chiusure giornaliere dell’acqua per molte ore».
Catena e Cesetti evidenziano che «la crisi è aggravata dal mancato rinnovo da parte della Regione Marche della concessione di derivazione idrica per la captazione di Montefortino, scaduta nel 2010, e dal diniego all’autorizzazione sperimentale di aumento del prelievo da Capotenna, limitato a soli 95 litri al secondo. Tale riduzione ha costretto il gestore a ricorrere in modo continuativo ai pozzi di emergenza, con conseguenze sulla qualità dell’acqua e sull’aumento dei costi di gestione».
«È un problema serio per le famiglie e le attività economiche di un territorio di oltre 40.000 abitanti dover affrontare un’interruzione prolungata del servizio idrico in pieno autunno – dichiarano i consiglieri dem –. Abbiamo interrogato la Giunta regionale per sapere se intende intervenire immediatamente autorizzando una deroga al Deflusso Minimo Vitale (DMV) e quali misure intende adottare per sostenere i Comuni e i cittadini per fronteggiare la crisi. Si tratta di un disservizio che determina un disagio serio per la popolazione interessata e un danno economico per le attività del territorio».
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