Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Calcinaro: «Un quadro complesso, ma con segnali incoraggianti»

REGIONE - L'assessore alla sanità: «La Regione Marche continua a investire con convinzione in prevenzione, formazione e sostegno, destinando oltre 1,6 milioni di euro nel biennio e promuovendo progetti innovativi»

Paolo Calcinaro

«Oggi, come ogni anno, la Regione Marche si unisce alla voce della Nazione e della comunità internazionale per ribadire l’impegno a porre fine alla violenza contro le donne. È una giornata che non celebriamo, ma viviamo con responsabilità, sapendo che dietro ogni numero ci sono volti, nomi e famiglie». Sono le parole del presidente della Regione Francesco Acquaroli, questa mattina nel suo intervento di conclusione della seduta aperta del Consiglio regionale dedicata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Occasione anche per presentare il Rapporto 2024 sul fenomeno della violenza contro le donne nella regione Marche. «Le cronache raccontano episodi quotidiani di violenza di genere, una piaga sociale che richiede un impegno concreto e condiviso. Una violenza che assume molteplici forme e che riguarda tutti, che spesso si protrae per anni tra le mura domestiche, compiuta da persone che la vittima avrebbe dovuto considerare più vicine, e alla presenza di minori. Il Rapporto regionale segnala l’aumento dell’emersione del fenomeno: 663 donne nel 2021, 705 nel 2022, 748 nel 2023, 841 nel 2024. Dati allarmanti, ma anche frutto di maggiore sensibilizzazione e di un sistema più capace di intercettare il bisogno. Sempre più donne scelgono con coraggio di denunciare. La Regione Marche ha costruito una rete in costante rafforzamento, destinando risorse a Centri Antiviolenza, Case rifugio e Centri per uomini autori di violenza, intervenendo sulla prevenzione e sul recupero. Come istituzioni, dobbiamo proseguire nel rafforzamento delle misure di tutela, attraverso politiche integrate, investimenti economici e normativi, e il consolidamento della rete territoriale, con comunicazione e progetti nelle scuole. Spetta a noi garantire supporto alla rete locale e sostenere i percorsi di intervento rivolti agli uomini. L’auspicio è che questa Giornata sia un monito e un richiamo alla responsabilità sociale e personale. C’è molta strada da fare, ma è un percorso da portare avanti insieme, con piccole azioni quotidiane in famiglia, a scuola, sul lavoro e nella comunità. Ciascuno di noi, ogni giorno, può fare la differenza».

«Il Rapporto sulla violenza di genere ci restituisce un quadro complesso, ma con segnali incoraggianti – conclude l’assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali, Paolo Calcinaro, assente per impegni istituzionali – i femminicidi sono diminuiti, mentre sempre più donne trovano la forza di chiedere aiuto. Dietro ogni numero c’è una storia, una vita, ma anche il coraggio di chi decide di uscire dal silenzio. Nel 2024, 841 donne si sono rivolte ai Centri Antiviolenza, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente: questo ci dice che la rete dei servizi funziona e che la fiducia sta crescendo. La Regione Marche continua a investire con convinzione in prevenzione, formazione e sostegno, destinando oltre 1,6 milioni di euro nel biennio e promuovendo progetti innovativi. Tra questi, il Protocollo Virginia, che nella provincia di Pesaro mette in rete 25 enti pubblici e privati per offrire alle vittime percorsi condivisi di accoglienza e protezione, e La Stanza Sospesa, attiva a Macerata, che garantisce accoglienza immediata in strutture alberghiere a donne e minori in situazioni di emergenza. Combattere la violenza di genere significa costruire una comunità più giusta e solidale, dove nessuna donna debba più avere paura o sentirsi sola».


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