«Gli hanno sparato, oltretutto con un proiettile per i cinghiali. Lo volevano uccidere, a lui che è il cane più buono del mondo. Ora vogliamo sapere chi è stato». A parlare, straziati dal dolore, sono Mariella Tomasulo e Donato Florio, che ancora non riescono a capacitarsi di come qualcuno possa aver sparato al loro adorato amico a quattro zampe, un pastore macedone di 7 anni.
Bart, stando alla ricostruzione della coppia residente a Montegranaro, si trovava ieri mattina in un campo in via Vallone, in una zona agricola del Comune calzaturiero, quando è stato colpito al collo da un colpo di fucile. Un colpo che potrebbe anche avergli provocato delle lesioni alla spina dorsale.
«E’ stato ferito al collo, lateralmente – conferma Tomasulo – quindi questa è la riprova che il nostro Bart era totalmente disinteressato a chi ha sparato quel colpo di fucile. C’è qualcuno che ha fatto fuoco per ucciderlo e ora è in fin di vita. E’ il cane più buono del mondo, una mascotte della zona e non solo, lo chiamiamo, in tanti, “gigante buono”. Siamo disperati. Non vogliamo credere a tanta cattiveria, al fatto che potremmo perderlo o riaverlo con noi con gravi lesioni. Ora è ricoverato in gravi condizioni in una clinica per cani». Nella disperazione, Tomasulo e Florio, però, vogliono sapere chi è che ha premuto il grilletto.
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