Sanità, Cesetti (Pd): «Continuità assistenziale a rischio al reparto Pediatria del Murri»

SANITÀ - Il consigliere regionale di minoranza ha presentato un'interrogazione a risposta immediata, sottoscritta da tutto il Partito Democratico, sul delicato argomento. «Si adottino quanto prima provvedimenti organizzativi definitivi per l'assunzione di quel personale sanitario necessario a dare risposte concrete e strutturali»

Fabrizio Cesetti

Il consigliere Fabrizio Cesetti, nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione a risposta immediata, sottoscritta da tutto il gruppo del Partito Democratico, che sarà discussa in consiglio regionale martedì prossimo su un tema molto delicato come quello della continuità assistenziale nel reparto di Pediatria dell’ospedale “Murri” di Fermo.

«Quali provvedimenti intende adottare la giunta regionale per garantire la continuità assistenziale del servizio al reparto di Pediatria dell’Ospedale di Fermo, che dal prossimo mese di febbraio rischia di interrompersi a causa della scadenza del contratto stipulato dalla Ast 4 con la cooperativa Novamedica di Bologna nell’ottobre del 2024 per l’erogazione di prestazioni finalizzate all’integrazione delle attività pediatriche?».

«Purtroppo – continua Cesetti – mentre la giunta regionale e la dirigenza dell’Ast di Fermo sembrano avere altre priorità, totalmente estranee ai reali bisogni della nostra comunità e soprattutto al dovere di garantire l’efficienza e l’efficacia dei servizi sanitari, il reparto di Pediatria del “Murri” rischia di andare incontro a pericolosi disservizi, che inevitabilmente avranno gravi ripercussioni sui piccoli pazienti e le loro famiglie. Questo è il risultato di una politica sanitaria che dopo cinque anni di governo della Regione Marche in mano alla destra, non solo non ha risolto i vecchi problemi, ma ne ha creati di nuovi ben più gravi. E da come è iniziato questo secondo mandato, non mi sembra ci siano le condizioni affinché la situazione migliori. Manca completamente la programmazione: nessun provvedimento e nessuna idea per evitare il ricorso  smodato alle cooperative private, i cosiddetti gettonisti, che per la natura stessa del rapporto di lucro che stabiliscono con le Amministrazioni pubbliche, non sono in grado di assicurare quella continuità assistenziale necessaria e indispensabile al buon funzionamento della sanità regionale. Lo denunciamo ormai da anni, ma la giunta regionale e l’Ast di Fermo continuano a ignorare la necessità  di un serio piano di assunzioni e stabilizzazioni capace di potenziare reparti come quello di Pediatria di Fermo, da anni segnato da pesanti carenze di organico».
«Come ho già avuto modo di segnalare – spiega il consigliere del Pd – negli ultimi anni l’Ast di Fermo ha fatto ricorso alla stipula di contratti di appalto annuali milionari con le cooperative private per l’area dell’emergenza e per il dipartimento materno infantile (più di 3,6 milioni nel 2023 e oltre 4 milioni nel 2024). Si tratta di un modo inaccettabile di gestire la cosa pubblica, fortemente criticato anche dalla Corte dei Conti in sede di parificazione di Bilancio. Ma c’è di più: la legge n. 56 del 2023 prevede che i servizi medici e infermieristici siano affidati a terzi solo in casi di necessità e urgenza, in un’unica occasione e senza possibilità di proroga per un periodo non superiore a dodici mesi. Disposizioni poi ribadite dalle linee guida varate con apposito decreto dal Ministero della Salute il 17 giugno del 2024».
«Dunque – conclude Cesetti – è arrivato il momento che coloro che governano la sanità marchigiana, sia quanti hanno responsabilità politiche di indirizzo e controllo, sia quanti hanno la responsabilità della gestione e del conseguimento degli obiettivi, la smettano di sperperare denaro pubblico in barba ai richiami della Corte dei Conti e alle leggi dello Stato. Si adottino quanto prima provvedimenti organizzativi definitivi per l’assunzione di quel personale sanitario necessario a dare risposte concrete e strutturali».

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