È stato un incontro “fuori dal comune” quello che si è tenuto ieri mattina, dalle 9 alle 11, nell’aula magna dell’Itet Cpia “Carducci Galilei” di Fermo. A incontrare studentesse e studenti dell’indirizzo sportivo è stato, infatti, Matteo Piano: ex pallavolista, figura iconica della pallavolo italiana, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio 2016, oltre che vincitore di uno scudetto nel 2015/16 e di tanti altri titoli, tra nazionale e squadre di club. Piano ha giocato la sua ultima partita nella scorsa stagione e ora è alle prese con la sua nuova vita, che non manca di occasioni, perché già ricca fuori dal campo anche durante la sua vita da atleta “professionista”: la conduzione di un programma su RadioDue questa estate, il commento tecnico in tv del volley, gli incontri con le scuole.
Presente a Fermo come ospite dell’iniziativa della Pagella D’Oro della Carifermo, Piano si è trattenuto per incontrare l’Itet. A dialogare con lui, in questa sua nuova veste, Luca Alici, professore di Filosofia politica presso l’ateneo perugino e coordinatore delle attività del Festival Sportiva-Mente, promosso dalla M&G Scuola Pallavolo.
«Con l’empatia e il piglio, la profondità e la freschezza che lo contraddistingue, Piano – si legge in una nota dell’Itet – ha saputo coinvolgere ragazze e ragazzi, dapprima timidi e titubanti, poi sempre più partecipi nel dialogo che si è costruito e che ha spaziato tra campo, trofei, vittorie e infortuni, da una parte, e scelte, passioni, fatiche nella vita personale, dall’altro. Piano non si è tirato indietro, anche nei passaggi più personali: la paura che una vita ricca e plurale potesse ridursi a quella del “solo” atleta, il rapporto di amore con la pallavolo cresciuto nel tempo ma in lotta continua con il modo di intendere talento e vocazione, il desiderio di conciliare esperienze diverse e accettare quelle dolorose degli infortuni. A chi ha partecipato restano alcuni semi, preziosi, da coltivare e provare a far fiorire nelle proprie vite. In particolare, l’appello alla cura del tempo (non sprecarlo, riempirlo di relazioni significative, non temere troppo i momenti vuoti ma saperli usare per vivere una vita curiosa) e l’invito a pensare la scelta come la costruzione di equilibrio tra molteplici esperienze e diverse passioni (mai come la trappola di ridurre tutto a una sola cosa, ma neppure come l’errore di non cogliere le priorità)».
L’iniziativa rientra tra quelle organizzate dall’associazione degli ex studenti dell’Itet Carducci Galilei in collaborazione con l’istituto scolastico fermano guidato dalla dirigente Francesca Iormetti, e rappresenta un’ulteriore opportunità per gli alunni di oggi di conoscere e approfondire tematiche che si aggiungono a quelle della didattica curricolare grazie a preziose testimonianze raccolte dal vivo.
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