La Squadra Mobile della Questura di Fermo ha tratto in arresto un uomo residente a Falerone, ritenuto responsabile di gravi condotte estorsive perpetrate per oltre un anno nei confronti di una titolare di un esercizio commerciale dell’entroterra fermano.
La denuncia presentata dalla vittima ha permesso di ricostruire una prolungata e crescente attività estorsiva, iniziata con richieste di denaro accompagnate da atteggiamenti intimidatori e minacce velate, per poi degenerare in una vera e propria escalation minatoria, sempre più pressante e preoccupante. L’uomo avrebbe prospettato, in caso di mancato pagamento, di far seguire l’estorto nei suoi spostamenti “fino a farlo sparire” richiamando, inoltre, presunte ritorsioni da parte di criminalità organizzata, al fine di rafforzare la pressione psicologica esercitata sulla vittima.
Nel corso di poco più di un mese, il titolare è stato costretto a versare complessivamente quasi 2.000 euro, vivendo in un costante stato di paura. Le reiterate minacce, rivolte anche a dei dipendenti dell’esercizio commerciale e ai famigliari dell’imprenditore, l’hanno portato a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita: l’estorto, temendo per la propria incolumità, pur di non subire la morsa estorsiva e le minacce di morte, ha dovuto trascorrere alcune notti fuori di casa, con la paura che l’arrestato si presentasse fuori casa.
Nonostante le intimidazioni, la vittima ha trovato il coraggio di rivolgersi alla Polizia di Stato. Durante la denuncia, ha chiesto di essere aiutata a “liberarsi” dalla morsa estorsiva che l’affliggeva, quindi collaborava con gli agenti della squadra mobile per documentare l’attività estorsiva ancora in atto.
Su indicazione dell’estorsore, la donna ha quindi accettato di assecondare l’ennesima richiesta di denaro accettando di consegnare una somma di 500 euro in luogo isolato. La sera dell’accaduto, la vittima si è recata sul luogo dell’incontro e ha depositato il denaro nel luogo concordato. Poco dopo, giungeva l’arrestato che, dopo un breve scambio di parole con la donna, allontanava dopo aver prelevato la mazzetta di denaro, riponendola nella tasca della giacca.
A quel punto gli agenti della Squadra Mobile, appostati su un casolare dismesso, vicino al luogo dello scambio, sono intervenuti bloccando il soggetto. La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire, nella tasca della giacca, la somma appena estorta. All’interno dell’autovettura utilizzata dall’arrestato, è stato inoltre sequestrato il telefono cellulare utilizzato per le numerose chiamate e i messaggi minatori inviati alla vittima.
Il denaro e il telefono sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ai fini probatori. L’uomo è stato quindi arrestato in flagranza per il reato di estorsione continuata e condotto presso il carcere di Fermo.
La Questura di Fermo esprime soddisfazione per l’esito dell’operazione e rinnova l’invito a tutte le vittime di simili condotte a denunciare tempestivamente, ricordando che il supporto della Polizia di Stato è sempre garantito.
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