
Che fine faranno gli oltre 700 mila euro potenzialmente ricavati dalle multe? Si tratta, va subito detto, di una stima che gli uffici devono, per legge, inserire nel bilancio di previsione 2026. Il quantum, immaginiamo, viene definito sulla base di uno storico, ovvero di quello che è stato l’andamento degli incassi da sanzioni comminate per le violazioni al codice della strada negli anni passati. La norma obbliga i Comuni ad indicare, dunque, quella che sarà la destinazione di questi proventi, stimati, per il 2026. Un passaggio tecnico, insomma, in vista del bilancio previsionale che dovrà essere approvato dalla giunta Vesprini. Resta il fatto che la cifra indicata alla fine non è certo poca cosa per le casse comunali. Tanto più che il raggio d’azione dell’autovelox è stato ridotto rispetto al passato dopo che la Prefettura ha stralciato via XX Settembre tra le strade da attenzionare.
La delibera approvata dall’esecutivo una settimana fa prevede pertanto che l’ente di via Veneto possa incassare 742.786 euro dalle sanzioni al CdS. Si tratta, tuttavia, di quella parte di incassi che avrà una destinazione vincolata per legge. Nulla toglie, quindi, che a consuntivo possa essere anche maggiore l’importo complessivo. Vediamo allora come verranno utilizzati i soldi delle multe. I 71.700 euro stimati per mancato rispetto del limite di velocità saranno così distribuiti: assunzione personale stagionale per
progetti di sicurezza stradale (13.391,52 euro), spese gestione servizio autovelox (36.172,40 euro), spese per la segnaletica stradale (22.136,73 euro). I 534.000 euro derivanti dai T-red e dalle infrazioni semaforiche saranno invece così distribuiti: spese per la segnaletica stradale (70.829,19 euro), spese gestione servizio rilevamento violazioni semaforiche (224.908 euro), fornitura e installazione telecamere per impianto videosorveglianza (12.000 euro), assunzione personale stagionale per progetti di sicurezza stradale (85.494,23 euro), assistenza e previdenza integrativa personale Polizia Municipale (30.547 euro), sicurezza stradale, manutenzione patrimonio arboreo (25.000 euro), manutenzione strade (25.000 euro), fornitura beni e manutenzione sistema di videosorveglianza (36.000 euro), progetto sicurezza urbana (25.000 euro). Altri 136.306 euro da sanzioni avranno infine questa destinazione: spese gestione servizio procedimento sanzionatorio violazioni (84.286,96 euro), spese per la segnaletica stradale (34.500 euro), assistenza e previdenza integrativa personale Polizia Municipale (7.520 euro), corsi di educazione stradale (10.000 euro). A questi importi vanno aggiunti quelli, sempre frutto “stimato” delle sanzioni elevate, che finiranno nel fondo cosiddetto crediti di dubbia esigibilità e che ammontano in totale a 180.111 euro.
Sa. Ren.
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