L’appuntamento è ufficiale ed è fissato per giovedì 11 dicembre (ore 18) presso la Sala del Consiglio provinciale di Fermo con il Comitato per la Metrotramvia che presenterà ad istituzioni e cittadinanza lo Studio di Prefattibilità della Metrotramvia Mare–Monti, erede della storica linea ferroviaria Porto San Giorgio–Fermo–Amandola nata nel 1908 e andata in pensione nel 1956.
La presentazione sarà curata dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura dell’Università Politecnica delle Marche, diretto dal professor Gianluigi Mondaini. Dicea si è avvalsa della collaborazione dell’ingegner Giorgio Spadi, originario di Porto San Giorgio, presidente del Cifi Lombardia ed ex dirigente Trenord. A portare i saluti istituzionali saranno Michele Ortenzi, presidente della Provincia di Fermo, Paolo Calcinaro, assessore della Regione Marche e sindaco di Fermo, Giorgio Girotti Pucci, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e Pierpaolo Russo, direttore dell’Agenzia del Demanio.
Il Comitato per la Metrotramvia, composto da Italia Nostra, Centro Studi e Ricerche G.B. Carducci, Cna e Legambiente del Fermano, sottolinea «l’importanza di proseguire ora con la ricerca dei finanziamenti necessari a elaborare il progetto di massima, passo indispensabile per avviare concretamente l’opera. Lo Studio di Prefattibilità è stato realizzato grazie al sostegno economico di Regione Marche (25mila euro), Provincia di Fermo (5mila euro) e Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo (8mila euro) per un totale di 38mila euro. Il progetto – aggiungono dal Comitato per la Metrotramvia – si distingue per il suo valore sociale, culturale, economico, turistico e ambientale, con ricadute significative sul rilancio delle aree interne dell’Appennino colpite dal sisma del 2016. Hanno già espresso sostegno al progetto 31 Comuni di cui 24 della provincia di Fermo, 5 di Macerata e 2 di Ascoli Piceno a cui si aggiungono il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, l’Unione Montana dei Monti Azzurri, gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti della provincia di Fermo e i Collegi provinciali dei Geometri e dei Periti Industriali. C’è attesa per conoscere le conclusioni dello studio, realizzato dal gruppo di ricerca Hub for Heritage and Habitat dell’Univpm, coordinato dal professor Mondaini e composto dalla professoressa Maddalena Ferretti, dal professor Paolo Bonvini e dagli assegnisti/dottorandi architetti Francesco Chiacchiera e Piero Cantani e l’ingegner Beatrice Pilota. La Metrotramvia potrà rispondere alle esigenze di mobilità delle valli del Tenna, dell’Aso e dell’Ete, offrendo vantaggi anche ai comuni limitrofi delle province di Macerata e Ascoli Piceno. L’infrastruttura è pensata sia per i pendolari, studenti e lavoratori, sia per il turismo internazionale, in linea con le politiche di transizione ecologica. Una grande opportunità per il territorio, che potrà concretizzarsi solo attraverso una decisa iniziativa politica capace di intercettare i finanziamenti disponibili».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati