Lido Tre Archi torna sotto i riflettori delle forze dell’ordine come possibile epicentro di un traffico di droga che, secondo gli investigatori, continua a rifornire diverse piazze di spaccio della regione. È qui che gli inquirenti collocano il probabile punto di partenza dell’hashish sequestrato nei giorni scorsi ad Ancona sud, durante un controllo scattato al casello autostradale e culminato nell’arresto di due cittadini romeni.
L’operazione è stata avviata dalla Polizia, impegnati da settimane nel monitoraggio dell’area costiera, da tempo considerata terreno conteso da gruppi criminali che puntano al controllo del mercato della droga. Durante un intervento congiunto con la Squadra Mobile di Ancona, i poliziotti del commissariato di Osimo hanno fermato un’auto che, secondo le indagini, aveva lasciato da poco proprio il quartiere di Lido Tre Archi.
All’interno del veicolo, nascosti in un vano ricavato nel bagagliaio, gli agenti hanno trovato cinque chili di hashish suddivisi in panetti. La perquisizione è proseguita nelle abitazioni dei due fermati, dove gli investigatori hanno recuperato altri 40 grammi di cocaina già confezionata, materiale per il taglio e la pesatura, telefoni cellulari ritenuti utili alle indagini e 350 euro in contanti, somma ritenuta compatibile con l’attività di spaccio.
Il sequestro rappresenterebbe un nuovo tassello di un’indagine ben più ampia, volta a ricostruire la filiera che porta gli acquirenti fino a Lido Tre Archi, dove si ipotizza la presenza di fornitori capaci di movimentare quantitativi significativi di stupefacente.
Dopo gli accertamenti, i due arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Montacuto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio e spaccio in concorso. Le indagini proseguono ora per risalire al presunto fornitore attivo a Lido Tre Archi, ritenuto dagli investigatori un nodo centrale nel traffico di droga che interessa la costa fermana e, a cascata, l’intera provincia e regione.
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