Gianluca Vitellozzi è bronzo alle DeaflympicsSwim di Tokyo

NUOTO - L'atleta, in forza alla Fermo Nuoto e Pallanuoto, ha conquistato il terzo posto alle Olimpiadi Fssi, manifestazione sportiva paralimpica, svoltasi nei giorni scorsi, per atleti affetti da disabilità uditiva

FERMO – Ha lasciato il segno, in zona podio e non solo, la spedizione di Gianluca Vitellozzi alle DeaflympicsSwim “Olimpiadi Fssi”, manifestazione sportiva paralimpica, svoltasi nei giorni scorsi a Tokyo, per atleti affetti da disabilità uditiva.

L’atleta, medaglia di bronzo alla competizione iridata giapponese, è sceso in vasca con i colori nazionali, ma nell’ordinaria attività sportiva stagionale è afferente alla società Fermo Nuoto e Pallanuoto, come riportato dallo stesso sodalizio sportivo sulle proprie pagine social. Vitellozzi “ha scritto una pagina incredibile della storia sportiva societaria, portando a casa una medaglia di bronzo, la partecipazioni a sei finali di categoria, una semifinale ed una serie impressionante di personal best – si legge sul web alle pagine del sodalizio sportivo fermano -. Un percorso straordinario, costruito giorno dopo giorno con passione, determinazione e un lavoro impeccabile insieme al suo allenatore Michele Girotti. Gianluca ha dimostrato che il talento è nulla senza sacrificio e che i sogni si realizzano solo quando non si smette mai di crederci. Oggi festeggiamo un atleta che non solo porta in alto i nostri colori, ma ci ricorda quanto sia potente la forza della volontà”.

«Se tre anni fa qualcuno mi avesse detto che avrei partecipato a un’olimpiade, avrei riso – il commento del diretto protagonista -. Se mi avessero detto che avrei portato a casa una medaglia di bronzo, avrei pensato fosse pura follia. Non è stato facile, dopo 10 anni lontano dal nuoto, rimettermi in pista e tornare ad allenarmi ad alti livelli. Ci sono stati momenti durissimi: delusioni, sconfitte, sveglie alle 6 per allenamenti, sofferenze, rinunce, sacrifici. Un grazie immenso a tutte le persone che hanno reso possibile questo traguardo, perché da solo non ci sarei mai riuscito, come mister Michele Girotti e la squadra master della Piscina Comunale Fermo. Un grazie anche alla Federazione Fssi Italia, un pensiero alla mia famiglia, agli amici, a tutti quelli che, anche solo per un attimo, mi hanno sostenuto in questa avventura. Ed un grazie a me stesso, per averci creduto fino in fondo».


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