Monte Urano, Patto Civico attacca: «La maggioranza Leoni non esiste più: per correttezza istituzionale, si dimetta»

MONTE URANO - Il riferimento è l'uscita dalla maggioranza di Martina Susino, come affermano i consiglieri Moretti e Brasili: «Tante sono le criticità e il sindaco non rilascia nemmeno una dichiarazione sull’uscita del proprio capogruppo. . Da tempo denunciamo una maggioranza litigiosa e inconcludente. Ad un anno e mezzo dall’insediamento, il paese appare fermo, senza prospettive né visione».

Claudio Moretti e Massimo Brasili (Patto Civico)

Il gruppo di minoranza in consiglio comunale a Mone Urano Patto Civico interviene sul quadro politico cittadino dopo l’abbandono della consigliera Martina Susino dal gruppo di maggioranza Cambiamo Insieme. «Questo passaggio segna un punto di non ritorno nella vita amministrativa del paese — dichiarano i consiglieri Claudio Moretti e Massimo Brasili — poiché la crisi politica interna alla maggioranza è ormai conclamata. Con l’uscita della consigliera Susino, rappresentante di “Noi Moderati”, l’amministrazione comunale si trasforma di fatto in una giunta monocolore di Fratelli d’Italia. Il Sindaco Leoni oggi risponde esclusivamente a Putzu e Steca, senza più alcuna mediazione politica e senza rappresentanza equilibrata degli altri gruppi che avevano sostenuto la coalizione. Da tempo denunciamo una maggioranza litigiosa e inconcludente. Ad un anno e mezzo dall’insediamento, il paese appare fermo, senza prospettive 0 visione».

«Il progetto della nuova scuola è bloccato, senza aggiornamenti da molto tempo; del cine-teatro Arlecchino non si parla più, dopo roboanti promesse; le associazioni sportive sono sul piede di guerra, tra ritardi, incertezze e scarsa considerazione; il commercio cittadino è praticamente inesistente, senza strategie di rilancio; la Polizia Locale senza la minima considerazione viene utilizzata solo per fare cassa con gli autovelox. Queste sono solo alcune delle criticità — aggiungono i consiglieri — e, come se non bastasse, il Sindaco non rilascia nemmeno una dichiarazione sull’uscita del proprio capogruppo. Un atteggiamento davvero poco istituzionale, che evidenzia ancora di più il disinteresse verso il confronto politico».

«Se non fosse per l’impegno delle associazioni — sostengono Moretti e Brasili — il paese sarebbe completamente fermo. Gli eventi organizzati dal volontariato rappresentano oggi l’unica luce in mezzo a un panorama amministrativo desolante. L’unico collante che sembra tenere insieme questa giunta è il compenso che si è autoassegnata. Si è trasformata l’amministrazione in un surrogato di pubblico impiego: tra assessori pensionati e amministratori in aspettativa, il Comune appare più come una fonte di sostegno economico che come un luogo di responsabilità e servizio».

«Nel Comune si lavora per concorso, non per elezione — dichiara Patto Civico con la sua nota — e si è chiamati a dare risposte alla comunità, non a garantirsi una posizione retribuita. La politica è servizio, non incarico personale. Se qualcuno avesse davvero a cuore le sorti del paese domattina la giunta Leoni rassegnerebbe immediatamente le dimissioni. Sarebbe un atto di serietà, coerenza e rispetto verso i cittadini. La città merita una guida stabile, competente e capace di costruire coesione — concludono Moretti e Brasili — non una maggioranza monocolore e autoreferenziale. L’uscita della consigliera Susino non è un episodio isolato, ma l’ennesimo segnale di una crisi che i cittadini vedono da tempo. È ora che chi governa se ne assuma la responsabilità».


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