Dal 1 gennaio stop ai parcheggi a pagamento nei festivi. Il via libera della giunta Vesprini riguarderà 307 stalli blu

di Sandro Renzi

Dal 1 gennaio stop ai parcheggi a pagamento nei giorni festivi. E’ quanto ha deciso la giunta a fine novembre, confermando quello che era stato anticipato a Cronache Fermane dal primo cittadino, Valerio Vesprini. E’ questa, senza dubbio, la novità più attesa tanto dai commercianti quanto dalle persone che approfittano del giorno di festa per passeggiare a Porto San Giorgio. Va subito detto che la posizione e il numero di stalli a pagamento non cambiano: sono e resteranno 307 dislocati tra via Mazzini, via G. Bruno, via Gentili, via Verdi, viale Cavallotti, piazza Mentana e via Panfili. Non cambieranno neanche quelli già individuati sul lungomare Gramsci. In totale sono 515 dopo i lavori di riqualificazione del tratto sud del lungomare stesso, ai quali si aggiungono i 41 presenti nella zona di via Veneto. Gli indirizzi dati dall’esecutivo confermano pure gli attuali orari (9-13 e 16-20) e la vigenza della sosta a pagamento sul lungomare tra il 1 giugno ed il 31 agosto, dalle ore 9 alle ore 19, tutti i giorni.

Si paga anche in via Veneto, dal 1 giugno al 31 agosto, dalle 9 alle 19 di tutti i giorni e dal 1 settembre al 31 maggio dalle 9 alle 13 di tutti i giorni feriali e dalle 16 alle 20 nei pomeriggi di martedì e giovedì. Anche per le vie del centro, quindi, la delibera stabilisce l’esonero del pagamento per gli stalli blu in tutti i festivi. In effetti Porto San Giorgio rappresentava quasi un unicum sul territorio da questo punto di vista. Con questa decisione si punta a rendere attrattiva la città consentendo di sostare a due passi dal centro senza dover pagare nulla. Per tutte le aree di sosta e parcheggio a pagamento si prevedrà una tariffa oraria unica di 0,80 euro all’ora, 0,40 euro ogni mezzora e 0,20 euro per ogni quarto d’ora. Immutato il costo per la tariffa giornaliera: 3 euro. Nulla cambia per residenti e operatori commerciali. L’abbonamento annuale sarà infatti di 50 euro, per tutti gli altri di 150 euro. Si parte quindi tra qualche settimana ed il provvedimento adottato sarà coerente con l’entrata di 210 mila euro prevista nello schema di previsione del bilancio 2026. Sarà questo anche l’anno in cui l’Amministrazione dovrebbe optare per il trasferimento del servizio alla Sgds visto che il contratto con l’Ica è in scadenza.