AMORE UNIVERSALE
di Maria Teresa Eleuteri
(Professoressa e docente di Storia dell’Arte e Discipline pittoriche)
Oggi viviamo in un mondo dove la globalizzazione ha creato una civiltà per immagini; la vita è frenetica, per fretta o superficialità ci induce a non dare priorità ai valori ancora presenti nella nostra società per preferire futili e non sempre valide attrattive.
San Francesco d’Assisi ben 800 anni fa scrisse il “Cantico della creature”, un testo da leggere ed ancora attuale.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual’è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ’l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare…
In sintesi questo inno al Creato e alle sue creature è attuale anche oggi, “ il filo rosso” del Cantico è l’Amore verso Dio e le sue creature e il mondo in cui viviamo.
Come cristiana, in tutta la mia vita, ho cercato di seguire questo messaggio .
Quest’anno per le “Giornate Fai d’Autunno” (11 e 12 ottobre) ho allestito nella “Casa Museo” ad Altidona una mostra dal titolo “La Figlia di Iorio” una tragedia di vita agreste di Gabriele D’Annunzio che narra l’amore di Mila ed Aligi, un amore nato dalla volontà di offrirsi, di donarsi completamente dal profondo del cuore; come scenografa ho studiato un allestimento che si è adattato alla struttura interna della casa, collocando delle “Quinte” poste al pianterreno con i personaggi principali della tragedia e collocando un “fondale” che riassume in sintesi la tragedia, al piano di sopra una struttura architettonica semplice, due enormi archi che si incontrano; dall’alto della “Graticciata” scende un “Fiore sfatto” sorretto da una pesante catena, il tutto è immerso in una luce crepuscolare, il fiore sfatto preannuncia la tragedia, i petali bruciacchiati fermano l’espandersi del fiore e le catene l’epilogo.
Ora questa mostra “itinerante” è allestita nella Galleria del Palazzo dei Priori a Fermo. A Fermo la mostra si è allargata da amore inteso come sentimento che lega un uomo e una donna diventa “Amore universale” inteso come cielo, terra, natura, cosmo e infinito…
Questo allestimento/mostra illustra in sintesi, attraverso immagini, ciò che ho narrato nel libro “Rivivere il Passato”.
Il contenuto del libro nasce dal desiderio di condividere con qualcuno i ricordi legati a mia madre e a mio padre che hanno lasciato un segno profondo a me e alla mia famiglia tanto da incarnare uno stimolo per essere condiviso con voi lettori . Vi voglio parlare anche di un’esperienza di vita vissuta accanto, già da vari anni con gli “Amici del Presepe”. Da vari anni allestiamo nelle Piccole Cisterne romane presepi artigianali.
Ogni anno per noi è come se fosse il primo, cerchiamo di “creare” opere nuove e come sempre i risultati sono notevoli.
Come artista e come insegnante voglio mettere in evidenza il valore “didascalico” delle immagini che sono state per secoli “Biblia pauperum”,la Bibbia dei poveri, cioè della massa che non sapeva né leggere né scrivere anticipando con grande modernità quello che oggi le “immagini computerizzate” ci offrono.
A chi più e a chi meno, la percezione visiva procura emozioni che penetrano nei cuori, per secoli i cristiani hanno letto con i loro occhi quel messaggio meraviglioso che ci ha trasmesso Gesù ,i “Pittori di Dio” hanno lasciato un’iconografia molto importante, tutti sono in grado di leggerla, anche gli occhi di un bambino sanno percepire antichi e nuovi messaggi. Il bello di questa narrazione sta nella corrispondenza che si crea tra l’immagine e la persona che guarda. La pittura e la scultura cristiana per secoli hanno saputo trasmettere il grande messaggio d’amore di Gesù.
Oggi sono trascorsi 2025 anni dalla nascita ma quello che Gesù ci ha tramandato attraverso l’opera di artisti, di santi, di evangelisti è attualissimo.
Non dimentichiamo nemmeno le nostre belle tradizioni, quello che i nostri nonni ci hanno voluto trasmettere con i loro racconti, con le loro preghiere e il loro esempio di vita. Non lasciamoci coinvolgere da messaggi mendaci che spesso i mass media ci vogliono trasmettere, insegniamo a chi ci sta vicino il nostro messaggio di “Amore universale”.
Mi sento di ringraziare i numerosi volontari del Presepe: Natalino Mattieto, Domenico Nucci, Donatella Pieragostini, supportati dalla Pro Loco di Fermo con il presidente Gaudenzio Santarelli e i collaboratori: Federico Balilli, Umberto Rossi, Luca e Giuseppe Pieragostini, Emanuele Ribera, Giovanni Varlese, Mauro Ruggeri
I presepi esposti provengono da Fermo, Lapedona, Civitanova Marche, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Monterubbiano,Grattazzolina, Roma, Montelparo, Montegranaro, Monte Vidon Corrado, Macerata, Colmurano, Cingoli, San Benedetto del Tronto, Palmiano, Monteprandone, Acquaviva Picena, Penne (Pescara) e persino dalla Lettonia. Mi sento anche di ringraziare le autorità comunali, le varie Contrade del Palio di Fermo che allestiranno il Presepe vivente. Spero di aver contribuito a far riflettere sul concetto di “Amore universale” e invio a tutti un augurio di serenità, salute, calore, amore e speranza.
(promo-redazionale)
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