Si è svolta ieri la Festa del Volontario della Croce Verde di Fermo, una giornata intensa e partecipata dedicata a tutte le donne e gli uomini che, con il loro impegno quotidiano, rappresentano una parte importante della comunità fermana.
La mattinata ha preso il via con il ritrovo presso la sede dell’associazione in piazzale Tupini, per poi proseguire con la Santa Messa celebrata nella Chiesa di Sant’Antonio, momento di raccoglimento e ringraziamento per l’attività svolta durante l’anno. A seguire, il tradizionale corteo dei mezzi ha attraversato la città, simbolo concreto di un servizio che ogni giorno è presente sulle strade, nelle emergenze e accanto alle persone più fragili. La giornata si è conclusa con il pranzo conviviale presso Villa Elisabeth, occasione preziosa per rafforzare i legami e condividere lo spirito che anima il volontariato.
La Festa del Volontario, a cui hanno preso parte, accolti dai militi con in testa il presidente Emanuele Del Moro, anche il sindaco Paolo Calcinaro e gli assessori Alberto Scarfini e Mirco Giampieri, non è stata solo un momento celebrativo, ma anche un’opportunità per riflettere sull’importanza del volontariato come valore fondamentale per il benessere collettivo. La Croce Verde di Fermo, con oltre 40 anni di storia, è da sempre sinonimo di solidarietà, prossimità e inclusione. Il volontariato, infatti, è aperto a tutti: non richiede abilità straordinarie, ma disponibilità, senso civico e desiderio di mettersi al servizio degli altri. Ognuno può trovare il proprio spazio, contribuendo secondo le proprie possibilità e il proprio tempo.
«In un’epoca in cui la coesione sociale è sempre più preziosa, il volontariato – rimarcano dalla Croce verde – rappresenta un ponte tra le persone e un antidoto all’indifferenza. Molti sono i modi in cui è possibile sostenere l’associazione: donando il proprio tempo come volontari, sottoscrivendo la tessera soci o acquistando i prodotti solidali di Natale. Piccoli gesti che contribuiscono a mantenere vivo un patrimonio di solidarietà che da oltre quattro decenni appartiene a tutta la comunità fermana».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati