«Le associazioni territoriali di Confindustria di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata ritengono indispensabile richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sulle modalità di conduzione della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie e per il Made in Italy anche denominata Its Academy non già per stimolare inutili polemiche ma per comprendere i problemi e fornire una loro soluzione».
Inizia così la nota della sigla degli industriali con cui le tre territoriali chiedono un incontro urgente con Its, altrimenti le stesse associazioni degli industriali, se un’assemlea non arriverà quanto prima, denunceranno «la situazione alle competenti autorità ministeriali». E di quale situazione si tratta, almeno nella loro ricostruzione, sono gli stessi industriali ad illustrarla, con una nota stampa firmata dai presidenti Fabrizio Luciani (Fermo), Simone Ferraioli (Ascoli Piceno) e Marco Ragni (Macerata).
«La ragione costitutiva di una Fondazione come la Its è quella di assicurare il migliore raccordo possibile tra la formazione dei nostri giovani e le imprese che li occuperanno in futuro. Come si intuisce, il dialogo, appunto, tra le imprese ed una simile Fondazione è, allora, indispensabile perché senza dialogo nessun raccordo è possibile. Quello che, invece, sta accadendo è che, a partire dalla scorsa estate, le associazioni territoriali di Confindustria interessate hanno ripetutamente chiesto la convocazione dell’assemblea dei partecipanti alla Fondazione esattamente per discutere i programmi e le iniziative. Ad oggi nessuna occasione di incontro in assemblea – rimarcano le territoriali – è stata concessa. Certo non è pretestuosa la richiesta di convocazione dell’assemblea per far parlare ed ascoltare le imprese. Le associazioni di Confindustria hanno ripetutamente richiesto una simile occasione di confronto ed infine hanno appreso che il presidente in carica della Fondazione era stato sfiduciato ed ancora sono tornate a chiedere una sede di confronto e dibattito. Non è accettabile, e, peraltro, neppure comprensibile, il silenzio della Fondazione, dinanzi a tali richieste, (…) verso chi dovrebbe essere l’interlocutore naturale della Fondazione stessa: le imprese. E tanto sarebbe da subito sufficiente per indurre Confindustria ad uscire da una simile istituzione (…). Solo la consapevolezza che una simile iniziativa sarebbe di pregiudizio per il territorio e la comunità locale ha, sin qui, trattenuto le associazioni di Fermo ed Ascoli Piceno nonché Macerata dall’uscire dalla Fondazione. Chiediamo – la chiosa di Confindustria – a tutte le parti interessate, non ultime le istituzioni che rappresentano lo Stato ed il Governo statale con compiti di vigilanza su simili istituzioni, attenzione e sensibilità per il delicato momento che la Fondazione vive. In assenza di una concreta iniziativa che assicuri il recupero del contributo delle imprese e dei soggetti produttivi all’interno della Fondazione Its, la Confindustria del territorio denuncerà la situazione corrente alle competenti autorità ministeriali, chiedendo di ripristinare il corretto dialogo tra la Fondazione e le imprese che la partecipano».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati