«Un passaggio decisivo per sbloccare e completare i cantieri della ricostruzione privata post-sisma 2016». Questo il punto di vista del senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario al sisma 2016 in merito all’approvazione dell’emendamento che introduce una misura che consente di coprire le spese, non rendicontate e perciò rimaste a carico dei cittadini, a seguito della cessazione del Supernonus integrato al contributo sisma. La modifica all’articolo 112 autorizza i Commissari straordinari per la ricostruzione e gli Uffici speciali competenti a riconoscere un incremento, integrativo a quello sisma, corrispondente alla quota di 110 non rendicontato entro il 31 dicembre 2025. L’incremento, che sarà oggetto di istruttoria da parte della struttura commissariale, è finalizzato a coprire le spese eccedenti il contributo ordinario sisma per tutte le istanze presentate entro il 31 dicembre 2024 e che non sono state rendicontate nei termini definiti dalla normativa nazionale. La misura opera fino a concorrenza del costo complessivo degli interventi, nel rispetto del limite di spesa previsto che, nel caso del cratere 2016, è pari a 1,328 miliardi.
«L’approvazione di questo emendamento – ha aggiunto Castelli – è frutto di un lavoro di squadra costante e continuo partito già dalla scorsa primavera e condotto attraverso provvedimenti specifici che ci hanno consentito di compiere una rilevazione puntuale del fabbisogno. Abbiamo lavorato a stretto contatto con il ministro Musumeci, i Presidenti di Regione e il Mef per apportare gli opportuni correttivi ed arrivare a una misura importante, direi decisiva, che è stata successivamente estesa anche altri sismi. Questa decisione ci consentirà di procedere più speditamente nei cantieri della ricostruzione privata e soprattutto di archiviare l’esperienza del 110 che anche nella ricostruzione ha generato complessità e non poche criticità. Desidero ringraziare tutti coloro i quali hanno lavorato a questo risultato e, in particolare, il collega Guido Liris, ma più in generale gli stakeholder della ricostruzione. Un segnale tangibile del Governo che fin da subito ha cercato una soluzione utile a non bloccare i cantieri del sisma. Attendiamo ora l’approvazione della Manovra da parte del Senato e i passaggi parlamentari che seguiranno fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale».
Per l’attuazione dell’intervento è autorizzata una spesa massima pari a 251,71 milioni di euro per il 2027 e 152,11 milioni di euro per ciascun anno dal 2028 al 2036, risorse che saranno ripartite dal Dipartimento Casa Italia tra i diversi territori colpiti, con un monitoraggio annuale della spesa in raccordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Restano escluse dal contributo le unità immobiliari realizzate in violazione delle norme urbanistiche, edilizie o paesaggistiche, salvo sanatoria.
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