Il Tombolone scientifico dell’Iti Montani pronto per la XIX edizione. Scatasta: «La scuola che si apre alla città»

FERMO - Il 27 dicembre si rinnova l'appuntamento con il Tombolone Scientifico con numeri incredibili. Un gioco scientifico composto da 90 esperimenti interattivi con i partecipanti che ricevono una cartella con 5 numeri corrispondenti ad altrettanti esperimenti: il tutto con uno staff di oltre 300 tutor, tra studenti e docenti del Montani.

Tutto pronto per l’edizione numero diciannove del Tombolone Scientifico dell’Iti Montani, presentato ufficialmente questa mattina, e in programma sabato 27 dicembre a partire dalle ore 15 presso la sede del Triennio. Ormai un appuntamento irrinunciabile per l’Istituto e non solo, capace di coniugare il divertimento e la conoscenza proprio nel periodo delle feste. Non cambia sostanzialmente una formula ormai collaudata. Il Tombolone è in realtà un gioco scientifico composto da 90 esperimenti interattivi con i partecipanti che ricevono una cartella con 5 numeri corrispondenti ad altrettanti esperimenti. Sotto la guida di uno staff di oltre 300 tutor, tra studenti e docenti del Montani, ognuno potrà arrivare a fare Tombolone svolgendo le esperienze assegnate e ricevendo un premio adatto alla curiosità scientifica e tecnica. Ovviamente un’esperienza aperta a tutti, con giochi adatti ad ogni età, soprattutto ragazzi della secondaria di primo grado, alla luce del livello di conoscenze che li caratterizza.

A fare gli onori di casa, questa mattina, è stata la dirigente scolastica Stefania Scatasta: «Il Tombolone ha un suo valore culturale ed umano. Oltre alle discipline di indirizzo, come Istituto diamo grande spessore a quelle culturali creando un sistema armonico in tutto questo. Questa iniziativa apre le porte al territorio con un’osmosi tra scuola e città realizzando l’anima vera dell’Istituto, autentico riferimento per Fermo. Un’eredità bella di cui ci vantiamo anche se è un bel sacrificio. La presenza degli ex allievi dà la misura di come si sviluppi il senso di appartenenza profondo e riconosciuto nel tempo. La collaborazione con il partner Energean significa il riconoscimento reciproco con un’azienda che guarda alla scuola tecnica con interesse e la sostiene: un onore lavorare con loro». Maggiormente nello specifico è andata la professoressa Teresa Cecchi: «Per il terzo anno di fila dedichiamo molti numeri del nostro Tombolone alle scienziate: sia quelle dimenticate sia quelle che hanno ottenuto grandi riconoscimenti come il Nobel. Per noi è qualcosa di veramente importante al pari del valore che diamo all’esperimento, tipico di questa manifestazione, con l’imparare e far proprie nozioni insegnando».

 

In collegamento la referente di Energean, Dania Lombardi, da Milano. «E’ assolutamente un piacere esserci per questa tradizione. Noi siamo una società italiana con tantissime attività in tutto il territorio e anche nelle Marche, gestiamo impianti strategici per la gestione di idrocarburi, rispettando la sostenibilità e investendo nei territori che ci ospitano. Il Tombolone è una tradizione radicatissima e raccoglie nuclei familiari interi, con un alto valore educativo che passa da generazioni in generazioni. Anche un nostro manager ad esempio, ex alunno del Montani, ogni anno torna a Fermo per partecipare all’evento. Un ponte importante tra scuola e azienda che diventa fondamentale, valorizzando il tutto con scelte responsabili e formative. Per l’occasione offriamo dei taccuini come omaggio e lo facciamo con piacere perché il Montani merita tutto questo».

 

Presenza immancabile quella delle istituzioni con l’assessore di Fermo, Alberto Maria Scarfini: «E’ questa l’ennesima dimostrazione dell’anima di questa scuola che sa aprirsi alla città, essere in pratica la nostra università diffusa ed il rapporto con le aziende ne è l’esempio. Come assessore il mio più grande grazie per saper rappresentare la vera anima di questa città e i complimenti per i tanti contenuti interessanti. Buon apprendimento a tutti».

Infine la parola agli ex Allievi rappresentati da Carlo Labbrozzi. «Il Montani riesce a far esprimere il meglio ai ragazzi con una quantità enorme di contenuti tecnici e scientifici. Una scuola che forma competenze scientifiche con linee guida chiare basate su generosità, riconoscenza, gratitudine e merito. L’appuntamento per tutti è al 27 dicembre».

Roberto Cruciani

 


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