E’ intervenuta con una nota ufficiale la lista “La Città che Vogliamo”, attualmente nel gruppo di minoranza al Comune di Fermo, dopo l’intervento dell’ormai ex sindaco Paolo Calcinaro durante l’ultimo consiglio di ieri. «A parte la sua curiosa attenzione verso i nostri consiglieri nonostante la ormai archiviata vittoria – sottolineano nella nota – vogliamo ricordargli che abbiamo amministrato con lui per nove anni dunque le rivendicazioni rispetto alla ‘città che crede in se stessa’ e ai risultati ottenuti andrebbero quantomeno condivise. Come mai veniamo tirati ancora in ballo solo per aver scelto una strada differente dalla sua, ribadita peraltro proprio ieri in consiglio comunale dai consiglieri di destra? È il caso di pensare ad amministrare la Regione o dobbiamo tornare ancora su questo tema? Nostro malgrado siamo costretti a farlo».
«’La Città che Vogliamo’ è uscita dalla maggioranza innanzitutto per una questione di metodo: un’ amministrazione diventata nel tempo ‘ego riferita’, caratterizzata da una continua mancanza di rispetto verso tutti i suoi componenti e senza collegialità nelle decisioni – continuano – Senza poi dimenticare la scelta politica finale dell’ex sindaco Calcinaro, candidato a destra sia alle provinciali che poi alle regionali. Noi evidentemente per storia personale e politica, ma soprattutto per i 3000 cittadini che ci hanno votato, siamo di centro sinistra. Ieri il voto al bilancio dell’intero centrodestra comunale è massimo esempio di appoggio politico ed è ciò che ci aspetterà da qui a cinque mesi, al di là della solita pantomima di civismo diventato cinismo, da tempo. Per la prima volta inoltre, in nove anni, sono intervenuti tutti gli assessori in un bilancio preventivo. Verrebbe da dire: ‘saltato il tappo è uscito lo spumante’ perché oltre ad apprezzare la più che puntuale relazione degli assessori (mai accaduto), abbiamo finalmente apprezzato la ‘libertà di parola’ di ciascun esponente dell’intera giunta».
«Dal canto nostro, noi consiglieri abbiamo suggerito input sul tema ‘giovani’, che, secondo noi, dovranno caratterizzare i prossimi mesi o anni di mandato. Un’attenzione all’emergenza sociale dei giovani è fondamentale. Altro tema critico: ‘ex mercato coperto’ di cui l’intera città, a dispetto dei milioni di euro investiti, non sa cosa sia, come e quando funzionerà appieno. Perché la domanda è: il rilancio del centro storico può essere soltanto ‘food e eventi una tantum’?».
«La questione più grave, indecorosa e vergognosa per una città capoluogo di provincia è che le complesse questioni ‘area Steat-Girola’ e ‘Coop-Via Respighi’, siano state inserite come ultimi punti all’ordine del giorno, dopo mezzanotte: per la loro profondità meritavano una trattazione dignitosa, con il contributo delle minoranze. Ci viene da dire “alla luce del sole” e non a tarda notte senza che nessuno potesse ascoltare. Non ci è stato consentito. Dopo una votazione valida per rimandare a una prossima seduta o due punti, l’ennesima pantomima ha annullato la votazione dei consiglieri e fatto rivotare per continuare il consiglio. Per protesta abbiamo lasciato l’aula consigliare: non per stanchezza, caro assessore regionale! L’assessore Calcinaro, avendo lavorato con noi per nove anni, conosce bene i nostri orari e modalità: invece questo suo ‘vomito social’ ha del ridicolo».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati