Dubbi su «volumetrie, standard urbanistici e ricadute economiche e sociali». Sono questi i principali punti sollevati dal consigliere comunale Pd Pierluigi Malvatani in merito all’approvazione della proposta tecnico-preliminare presentata da una società cooperativa, approdata ieri in Consiglio comunale.
«La proposta di cambio di destinazione così formulata pone una serie di dubbi: aumento volumetrico di 2.425,93 m³, cambio della sagoma del costruito, chiudendo degli spazi vuoti si avrà un impatto visivo del costruito di imponenza e chiusura, gli standard verde e parcheggi di 3.015 m² e 1.150 m² saranno reperiti nell’area progetto APR66, che poi viene ceduta al comune, ma già essa insufficiente per la zona e il campo sportivo AFC firmum, la monetizzazione per l’aumento del carico urbanistico non viene specificata, pare abbia un incremento di valore a mio avviso di circa 2-3 milioni di euro».
Detto ciò, il consigliere aggiunge che «si avrà un commercio di vicinato all’interno di un centro commerciale dove l’unico vantaggio sarà per i commercianti mentre reputo più importante un commercio di vicinato tradizionale per legame con il territorio e la comunità, in quanto punto di riferimento storici, di socializzazione, appartenenza e l’economia locale sarebbe più diretta, personalizzazione del servizio, flessibilità e unicità, e impatto ambientale e urbano: necessità di spostamenti in auto».
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